29/11/2017, 09.31
COREA DEL NORD
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Pyongyang testa un nuovo missile: potrebbe colpire ovunque negli Stati Uniti

L’annuncio della tv di Stato nordcoreana. Il missile ha volato per un’altitudine di 4.475 km. Kim Jong-un: potenza nucleare responsabile, ma combatteremo contro il ricatto imperialista degli Usa. I timori degli esperti.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – I missili della Corea del Nord sono pronti a raggiungere qualsiasi punto del territorio statunitense. È quanto sostenuto quest’oggi da servizio televisivo mandato in onda sulla tv di Stato nordcoreana. Pyongyang afferma di aver testato un nuovo tipo di missile balistico intercontinentale (Icbm) che avrebbe raggiunto un’altitudine di 4.475 km e di aver percorso 950 km nel suo volo di 53 minuti. A un’altitudine ridotta, il missile avrebbe potuto percorrere 13mila km.

Durante il servizio il reporter riporta le parole di Kim Jong-un che annuncia con orgoglio di aver portato a compimento la potenza nucleare del Paese, che definisce “responsabile” pur avvisando che le armi di difesa strategica sono state sviluppate per contrastare il “ricatto nucleare imperialista degli Stati Uniti”. Il missile è stato lanciato oggi a nord di Pyongyang ed è atterrato nel mare del Giappone.

Gli esperti definiscono quest’ultimo test preoccupante perché porta la Nord Corea più vicina all’obiettivo di sviluppare Icbm nucleari capaci di raggiungere gli Stati Uniti. Tuttavia, secondo alcuni analisti, la tecnologia di Pyongyang è ancora arretrata sulla fase di rientro del missile, elemento chiave perché permette alla testata di sopportare l’elevato calore e la pressione a cui è sottoposta nell’attraversare l’atmosfera terrestre.

“Sembra che la Corea del Nord abbia limitato le provocazioni per guadagnare tempo per migliorare la propria tecnologia, non per gestire la situazione della sicurezza”, afferma Cho Sung-ryul, ricercatore esperto sudcoreano dell’Istituto nazionale delle sicurezza strategica (Inns).

Il test giunge in un momento di minimo storico dei rapporti fra Pyongyang e Washington. Il 20 novembre, il presidente americano Donald Trump ha reinserito la Corea del Nord nell’elenco dei Paesi sponsor del terrorismo. Anche la Cina sembra avere sempre minore influenza sullo storico alleato: Kim Jong-un ha rifiutato di incontrare l’inviato speciale di Xi Jinping, a Pyongyang per un viaggio di quattro giorni due settimane fa.

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