Pyongyang rilascia un cittadino Usa, arrestato per “attività missionarie”
Eddie Jun Yong-su, di origine coreana, ha trascorso sei mesi nelle mani del regime del Nord. Egli è apparso in buone condizioni di salute, ma non ha rilasciato dichiarazioni. Atterrato a Pechino, incontrerà la famiglia “fra uno o due giorni”. Diplomatico statunitense nega accordi su aiuti per la liberazione.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Nord ha rilasciato un cittadino americano di origine sud-coreana, arrestato nel novembre scorso perché sospettato di “attività missionarie”. Eddie Jun Yong-su, uomo d’affari residente in California, è rimasto per sei mesi nelle mani del regime di Pyongyang, in base a “non meglio specificate” accuse. Oggi ha lasciato la capitale nord-coreana con una delegazione di Washington guidata dall’inviato speciale Robert King ed è atterrato a Pechino.
La Corea del Nord afferma di aver liberato l’uomo per questioni umanitarie, in seguito alle ripetute richieste dei funzionari statunitensi. Il diplomatico americano Robert King, nel Paese per discutere di problemi alimentari, ha spiegato che non sono state fatte promessi di aiuti al Nord.
Eddie Jun Yong-su è apparso in buone condizioni di salute e di spirito, ma non ha voluto – o potuto – rilasciare dichiarazioni alla stampa prima di lasciare Pyongyang. La delegazione è atterrata all’aeroporto di Pechino, dal quale il cittadino Usa si è allontanato senza essere visto. King ha annunciato che l’uomo potrà rivedere i familiari “tra uno o due giorni”.
Arrestato nel novembre scorso, il cittadino Usa di origine coreana avrebbe confessato alle autorità di Pyongyang “crimini gravi”. Egli avrebbe condotto attività missionarie durante un viaggio di affari, in un Paese in cui – ufficialmente – vige uno stretto ateismo ed è permesso solo il culto della famiglia Kim, al potere da decenni.
Il Dipartimento di Stato americano ha accolto la decisione del governo nord-coreano come un “passo positivo”. Negli ultimi tre anni ben cinque cittadini statunitensi, quasi tutti di origine coreana o cinese, sono stati arrestati e rimasti a lungo nelle mani di Pyongyang. Fra questi ricordiamo le vicende delle due giornaliste Euna Lee e Laura Ling (cfr. AsiaNews, 05/08/2009 Kim Jong-il grazia le giornaliste Usa. Ombre sul successo della missione di Clinton) e del missionario Robert Park (cfr. AsiaNews, 05/02/2010 Pyongyang: presto libero il missionario Usa entrato in Corea del Nord a Natale).
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