Pyongyang rifiuta 3 milioni di dosi di vaccino cinese
Lo ha comunicato un portavoce dell'Unicef. A luglio i nordcoreani avevano rifiutato anche quasi 2 milioni di dosi di AstraZeneca e le proposte di collaborazione dal Sud.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) - La Corea del Nord ha rifiutato quasi tre milioni di dosi di vaccino Sinovac. Lo ha riferito un portavoce di Unicef, aggiungendo che il Paese ha chiesto che i vaccini cinesi vengano donati a nazioni che non riescono a procurarseli. Le dosi di Sinovac erano state offerte nell’ambito del programma Covax, che ha lo scopo di aiutare le nazioni più povere ad assicurarsi i vaccini. A luglio Pyongyang aveva rifiutato quasi due milioni di dosi di AstraZenca, e il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha dichiarato che anche il vaccino Sputnik è stato offerto al regime nordcoreano in più occasioni.
In base all’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, al 19 agosto la Corea del Nord non aveva dichiarato ancora alcun caso di Covid-19. A gennaio 2020 il Paese era stato tra i primi a chiudere i confini ed imporre severe limitazioni agli spostamenti.
Secondo alcuni osservatori, Pyongyang non accetta i vaccini perché è impreparata. Il regime ha anche rifiutato tutte le proposte di collaborazione da parte della Corea del Sud per elaborare una risposta comune contro la pandemia.
Di recente sembra che il regime abbia riattivato il proprio reattore nucleare a Yongbyon, secondo quanto comunicato dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica. L’Unicef ha inoltre comunicato che le Nazioni Unite stanno lavorando per affrontare le carenze sanitarie e alimentari della Corea del Nord, invitando la comunità internazionale ad aumentare gli aiuti.
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