Pyongyang minaccia “attacchi nucleari indiscriminati” su Seoul e Washington
Il regime guidato da Kim Jong-un promette “un inferno di fuoco e cenere” sugli Stati Uniti, che oggi iniziano le esercitazioni militari congiunte sulla penisola coreana insieme all’esercito del Sud. Le Filippine fermano una nave nordcoreana e arrestano l’equipaggio: “Seguiamo le direttive delle Nazioni Unite”.
Seoul (AsiaNews) – Il governo della Corea del Nord ha minacciato questa mattina “attacchi nucleari indiscriminati” sul territorio degli Stati Uniti e della Corea del Sud, colpevoli di aver dato il via agli annuali “war games” che vedono impegnati i due eserciti sul territorio coreano. La propaganda del regime ha chiarito che gli attacchi “saranno compiuti nel nome della giustizia” e ha chiesto alle parti in causa di “smetterla di minacciare la stabilità della regione”. Si tratta di dichiarazioni abbastanza comuni: lo scorso anno, sempre in occasione delle esercitazioni congiunte, Pyongyang promise di trasformare gli Stati Uniti “in un lago di fuoco”.
Secondo i ministeri della Difesa coinvolti, i “war games” di questa edizione saranno “i più imponenti di tutta la storia”. I giochi di guerra si svolgono di solito intorno a marzo e si dividono in due parti. La prima fase – "Key Resolve" – dura 12 giorni ed è quasi tutta relativa al cyber terrorismo; la seconda – "Foal Eagle" – dura otto settimane e coinvolge i settori tradizionali dell'esercito. Quest’anno, l’imponenza della presenza militare potrebbe prolungare la seconda parte di qualche giorno.
In campo per gli Stati Uniti vi saranno infatti 15mila marines, 2mila rangers, una brigata aerea da combattimento, una brigata mobile della Marina, una portaerei, una flotta di sottomarini con capacità nucleare e i rifornitori di carburante volanti. Per la Corea del Sud vi saranno quasi 300mila soldati, fra cui membri delle Forze speciali, quelli della prima linea e le divisioni di sostegno. Per la Corea del Nord, questi numeri “rappresentano un evidente tentativo di invasione”.
Le esercitazioni militari arrivano pochi giorni dopo l’approvazione di un nuovo e durissimo pacchetto di sanzioni da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu nei confronti del regime dei Kim. Secondo i termini del nuovo mandato, lo scorso 5 marzo la Marina filippina ha intercettato una nave nordcoreana e l’ha sottoposta a sequestro. Il cargo “Jin Teng” è stato bloccato nel porto di Subic – nordest rispetto a Manila – e l’equipaggio è stato arrestato: saranno presto deportati.
Il governo filippino ha dichiarato che la nave verrà consegnata ai funzionari delle Nazioni Unite incaricate di verificare se contenga materiale proibito. Manolo Quezon, portavoce della presidenza, ha dichiarato: “Il mondo è preoccupato per il programma di armamenti nucleari della Corea del Nord. Come membri responsabili dell’Onu, le Filippine devono fare la loro parte per mettere in pratica queste sanzioni”.
04/03/2019 10:59