Pyongyang lancia sette missili alla fine dei "war games" fra Seoul e Washington
Seoul (AsiaNews/Agenzie) - L'esercito della Corea del Nord ha sparato questa mattina sette missili terra-aria, in grado di colpire postazioni militari della parte sud della penisola. I razzi sono stati indirizzati in mare e non hanno provocato danni. Al momento del lancio era presente anche Kim Jong-un, giovane dittatore del Paese. Secondo gli analisti, si tratta della "risposta" di Pyongyang all'ultimo giorno di esercitazioni militari congiunte fra Corea del Sud e Stati Uniti.
I "war games" sono una lunga tradizione di Washington e Seoul, che va avanti dall'armistizio del 1953 che ha fermato la Guerra di Corea. Secondo il regime stalinista dei Kim, questi sono in realtà "una provocazione militare", dato che "di fatto si mettono in campo tecniche per l'invasione del Nord". All'inizio delle esercitazioni di quest'anno, Pyongyang ha lanciato altri due missili sempre in mare.
La prima fase - "Key Resolve" - dura 12 giorni ed è quasi tutta relativa al cyber terrorismo; la seconda - "Foal Eagle" - dura otto settimane e coinvolge i settori tradizionali dell'esercito.
Quelli esplosi questa mattina sono, secondo l'intelligence di Seoul, dei razzi SA-2 o SA-3: questi hanno una gittata di "decine di chilometri". Uno era di sicuro un SA-5, che può coprire almeno 200 chilometri. Fra Seoul e il confine nordcoreano vi sono circa 70 chilometri.
04/03/2014
04/03/2019 10:59