Pyongyang distribuisce cibo extra alle “famiglie divise” dalla guerra
Pyongyang (AsiaNews/Agenzie) – Il governo nordcoreano ha di recente ripreso la ricerca delle “famiglie separate” – che hanno parenti della Corea del Sud – e iniziato a rifornirle con razioni extra di riso, uova, olio da cucina, liquori e tessuti. Secondo fonti locali, alle famiglie vengono anche distribuiti tesserini con l’immagine del “fondatore della Patria” Kim Il-sung e di suo figlio Kim Jong-il (padre dell’attuale leader Kim Jong-un).
Questo fatto viene interpretato dalle agenzie locali come un segno della volontà nordcoreana di aprire a nuovi incontri di riunificazione delle famiglie in occasione del 70mo anniversario anno dell’indipendenza della Corea dal Giappone, che cade quest’anno.
I rifornimenti di cibo extra “sembrano finalizzati ad assicurarsi che i membri delle famiglie separate sembrino in salute e ben nutriti – afferma una fonte del quotidiano Chosun Ilbo – prima che partecipino alle riunioni familiari. Devono mangiare bene per almeno un paio di mesi”. Non si tratterebbe di una novità, visto che anche il precedente regime portava i candidati alle riunificazioni a Pyongyang due settimane prima per nutrirli in modo adeguato e fornire loro una formazione ideologica.
Le famiglie separate portano ancora i segni della divisione della Corea tra Nord (filo-sovietico) e Sud (filo-americano) avvenuta nel 1953 al termine della Guerra di Corea, quando i confini vennero chiusi e i parenti che si trovavano ai due lati della barriera non poterono ricongiungersi.
Gli incontri di riunificazione sono iniziati nel 1985 e rappresentano un "gesto di buona volontà" da parte dei governi di Seoul e Pyongyang, che tuttavia non sono mai riusciti a renderli istituzionali. Per partecipare, i cittadini sudcoreani che possono dimostrare di avere un parente ancora in vita dall’altra parte del confine si registrano presso il ministero dell’Unificazione: all'inizio erano 130mila, oggi ne restano in vita poco più di 71mila. Essi vengono poi selezionati secondo l’ordine di anzianità e di grado di parentela. Sconosciuti invece i metodi di selezione applicati da Pyongyang.
Secondo le stime, dei sudcoreani sopravvissuti alla guerra il 9,3 % ha più di 90 anni, il 40,5 % più di 80 anni e il 30,6 % più di 70 anni. Impossibile "per motivi tecnici" avere i dati relativi ai nordcoreani.
L’ultima riunificazione è avvenuta tra il 20 e il 25 febbraio dell’anno scorso, quando 82 cittadini sudcoreani sono partiti alla volta del monte Kumgang, nella provincia nordcoreana di Gangwon, per ricongiungersi ai propri familiari.
20/08/2018 08:43