Pyongyang, riunito il “Parlamento” nazionale: attesa una riforma economica

La sessione annuale dell’Assemblea Suprema del Popolo potrebbe varare un cambiamento nelle strategie finanziarie ed economiche nazionali. Circa metà della popolazione nordcoreana vive con meno di due dollari al giorno, e il 30% non supera la soglia della povertà assoluta.

Seoul (AsiaNews) – L’Assemblea Suprema del Popolo nordcoreano è riunita oggi a Pyongyang per “discutere” una possibile riforma economica dello Stato. Il “Parlamento” del regime guidato dai Kim è composto da 687 deputati, scelti dal Partito dei Lavoratori, e si riunisce di solito una volta l’anno per ratificare le decisioni prese dai vertici politici. Alla riunione è presente anche il leader Kim Jong-un.

Secondo la Kcna, agenzia di stampa ufficiale del governo, i deputati “sono arrivati ieri nella capitale e come prima cosa hanno reso omaggio alle statue dei grandi leader nazionali Kim Il-sung e Kim Jong-il [nonno e padre dell’attuale dittatore - ndr] che si trovano sulla collina Mansu. Ora studiano i documenti e si preparano ad ascoltare le direttive dei vertici”.

Alcuni esperti ritengono “possibile” che il corpo legislativo vari una riforma del sistema economico mirante a ridurre la povertà dei circa 24 milioni di cittadini nordcoreani. Secondo stime delle Nazioni Unite, la metà di queste persone vive con meno di due dollari americani al giorno. Inoltre, il 30 % della popolazione non supera la soglia del dollaro ogni due giorni, lo standard che per la Banca mondiale rappresenta l’assoluta povertà. Alla base di questa povertà vi sono le folli teorie autarchiche delineate dal “padre della padre” Kim Il-sung, peggiorate dalle sanzioni imposte dalla comunità internazionale dopo i test nucleari operati dal regime.

Non è chiaro in che direzione potrebbe muoversi questa riforma. Pur avendo un parco industriale antiquato, la Corea del Nord vanta alcuni settori floridi per le esportazioni, fra cui frutta da alberi e pesce. Tuttavia, l'enorme corruzione nei quadri dell'esercito e lo squilibrio sociale improntato sulla fedeltà al Partito fanno sparire i proventi di queste attività nelle tasche dei funzionari di alto livello. Infine la Cina, ultimo grande partner internazionale del regime, sta diminuendo sempre di più il proprio sostegno economico: negli ultimi mesi una serie di gesti - anche ufficiali - ha fatto pensare che fra Pechino e Pyongyang non vi siano più buoni rapporti.

Lim Byeong-chol, portavoce del ministero sudcoreano per l’Unificazione, sostiene che la riunione sia di routine: “Ogni anno il Nord convoca questo incontro intorno ad aprile, per discutere questioni di budget e gestire questioni legate alle varie organizzazioni del Paese”. Per altri analisti si tratta di un modo per ratificare le varie promozioni all’interno della gerarchia politica e militare.