Pyongyang, “progressi” con gli Usa sul nucleare
Secondo il negoziatore nordcoreano, i colloqui bilaterali di Berlino hanno portato ad un accordo con Washington. Gli Usa non confermano e sottolineano che i dialoghi a 2 servono a preparare il tavolo del disarmo nucleare.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Vi sono stati dei “progressi” fra Pyongyang e Washington nei dialoghi sul nucleare e le 2 parti “hanno raggiunto un accordo” nel corso dell’incontro bilaterale avvenuto a Berlino la settimana scorsa. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero nordcoreano degli Esteri.
L’incontro è durato 3 giorni e si è concluso ieri: erano presenti Christopher Hill, negoziatore Usa, e Kim kye-gwan, sua controparte coreana. Secondo Pyongyang, i dialoghi “si sono svolti in un’atmosfera sincera e positiva, che ha portato ad un certo accordo”.
Per anni gli Stati Uniti hanno rifiutato l’ipotesi di dialoghi bilaterali con il regime stalinista guidato da Kim Jong-il: per gli americani, quello di Berlino sarebbe infatti “non un incontro a 2 mirato a risolvere la questione, ma solo un modo per preparare i prossimi colloqui a 6 sul disarmo”.
A conferma, Hill è arrivato oggi a Seoul per incontrare i negoziatori sudcoreani ma ripartirà subito per Tokyo e Pechino. Secondo una fonte americana, egli intende parlare singolarmente con i negoziatori dei 6 Paesi – Stati Uniti, Cina, Russia, Giappone e le 2 Coree – per far capire la posizione Usa.
Pyongyang aveva accettato nel settembre 2005 di partecipare al tavolo a 6 sul disarmo nucleare in cambio di energia e benefici economici. I dialoghi si sono interrotti bruscamente 2 mesi dopo, quando Washington ha impedito al regime di accedere alle banche straniere ed ha accusato i nordcoreani di riciclaggio di denaro e falsificazione di dollari.
Gli incontri sono ripresi a sorpresa lo scorso dicembre grazie soprattutto alle pressioni esercitate da Pechino dopo il test nucleare coreano, ma si sono conclusi con un nulla di fatto.
Vedi anche