Putin alla liturgia di Pasqua: La Chiesa aiuta a formare i giovani al patriottismo
Mosca (AsiaNews) - "Christos voskrès!" (Cristo è Risorto!). "Voistinu voskres" ('Veramente è risorto'). Con queste parole, per tutta la giornata, il 12 aprile, i russi credenti e non si sono salutati, incontrandosi e celebrando la Pasqua ortodossa. Come da tradizione, la liturgia più seguita è quella della notte di Pasqua, quando le parrocchie si riempiono di fedeli e le più alte cariche di Stato siedono davanti al Patriarca di Mosca che presiede la funziona nella cattedrale di Cristo Salvatore.
La liturgia dura dalle 11 di sera alle prime luci dell’alba. Dalla Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme arriva la Luce Sacra, con cui nella cattedrale principale di Mosca vengono accese migliaia di candele per la veglia pasquale. Durante la funzione notturna, il sacerdote officiante toglie simbolicamente il sudario dal sepolcro ed esce dalla chiesa con un corteo alla ricerca del corpo di Cristo. Dopo avere compiuto un percorso prestabilito annuncia per tre volte: "Christos voskrès!" (Cristo è Risorto!). E i fedeli rispondono: "Voistinu voskres" ('Veramente è risorto'). Si tratta appunto della formula poi usata anche tra parenti e amici per farsi gli auguri di Pasqua. Come vuole la tradizione, ci si bacia sulla guancia su tre volte e ci si scambiano le tradizionali uova dipinte a mano.
Alla veglia officiata dal patriarca Kirill hanno preso parte anche quest’anno il presidente Vladimir Putin, il premier Dmitri Medvedev, la moglie Svetlana e il sindaco di Mosca Sergei Sobianin. Il leader del Cremlino, nel suo messaggio di auguri, ha lodato la Chiesa ortodossa per aver contribuito a creare uno “spirito di patriottismo” tra i giovani.
A suo dire, la Chiesa ha giocato un “enorme ruolo formativo nel preservare il nostro ricco patrimonio storico e culturale, nel far rivivere gli eterni valori morali ed educare le giovani generazioni nello spirito del patriottismo”. Polemiche, per ora solo sui social network, sono state generate dalle parole del Patriarca, che incontrando alcuni veterani della II Guerra mondiale ha notato la vicinanza ‘simbolica’ della vittoria sovietica sul nazismo (di cui il 9 maggio si festeggia il 70° anniversario) con la Pasqua ortodossa. “Celebriamo la vittoria del bene sul male, il quale ha diverse forme, ma sempre un unico obiettivo - ha detto Kirill - Se il male non si ferma a livello globale, allora distruggerà la vita e la civiltà umana”.
Il giorno di Pasqua si usa consumare un ricco pranzo, che riunisce tutta la famiglia e dove alcune delle pietanze sono state fatte benedire la sera precedente in chiesa. Le specialità tradizionali sono il kulich - una sorta di dolce lievitato e glassato -, la paskha - dolce a base di formaggio fresco - e le uova, generalmente colorate.
Anche se la Pasqua è una festività centrale nel calendario ortodosso, secondo i dati ufficiali che riguardano Mosca, poco più del 3% della popolazione ha partecipato alle funzioni religiose. A garantire l’ordine e la sicurezza durante il periodo pasquale in città sono stati dispiegati 4mila uomini tra poliziotti, volontari e militari.
10/05/2017 08:35
12/08/2021 08:54