Punjab, musulmani finanziano la costruzione di una chiesa cattolica
Accade a Khalsabad, piccolo villaggio vicino a Gojra. La cappella di fango usata dalle otto famiglie cattoliche è andata distrutta durante l’ultimo monsone. Alla raccolta fondi per il nuovo progetto partecipano contadini, commercianti e uomini d’affari islamici. Sacerdote: “Questo è il dialogo della vita, ma il Pakistan diventa famoso solo per gli episodi di violenza”.
Gojra (AsiaNews) – Contadini musulmani che contribuiscono ad una raccolta fondi per la costruzione di una chiesa cattolica. È il grande gesto di generosità di cui sono protagonisti gli abitanti di Khalsabad, chak (villaggio in lingua urdu) del Punjab, situato vicino a Gojra. Lì le famiglie cristiane sono solo otto, e la cappella di fango che usavano come luogo di culto è stata distrutta dalle piogge monsoniche dell’ultimo anno. Costretti a pregare in casa, i cattolici hanno deciso di fondare una nuova chiesa e hanno chiesto aiuto alla cittadinanza.
“Ho saputo di questo progetto in un incontro comunitario il mese scorso – afferma Dilawar Hussain, negoziante musulmano –. Anche una chiesa è una casa di Allah, la preghiera è ciò che conta. Noi veneriamo lo stesso Dio”. Hussain ha donato 10mila rupie (95 dollari) per la costruzione del nuovo luogo di culto, mentre un uomo d’affari locale ha deciso di devolvere 30mila rupie alla commissione del villaggio che si occupa dei lavori.
Per ora sono stati eretti i muri esterni della struttura. “Questo è dialogo della vita”, afferma p. Aftab James Paul commentando le donazioni. Il sacerdote è assistente parroco della chiesa di San Fedele a Khushpur e Khalsabad è uno dei 56 villaggi a cui fa visite pastorali: “Un altro fedele musulmano ha donato 2mila rupie la domenica di Pasqua”, fa sapere.
P. Paul, che per nove anni ha guidato la commissione della diocesi di Faisalabad per il dialogo interreligioso, afferma che non è la prima volta in cui i musulmani aiutano la costruzione di un luogo di culto cattolici. Nel 2005 fu finanziata una chiesa nel sotto distretto di Gojra Tehnsil. L’area, però, divenne famosa solo nel 2009 per un episodio negativo: a seguito di sospetti di blasfemia, 10 cristiani furono uccisi, almeno sette dei quali arsi vivi. Quattro chiese furono distrutte nell’attacco. “Abbiamo troppi pregiudizi – afferma il sacerdote – e lasciamo che le azioni di pochi facciano ricadere la colpa su tutti i fedeli dell’islam”.