Proteste contro gli abusi dell'esercito nel Manipur
Mumbai (AsiaNews) Lo stato del Manipur (nordest del Paese) sta scivolando verso una grave crisi interna. Motivo, la protesta popolare contro l'Armed Forces Special Powers Act (Legge sui poteri speciali per l'esercito, AFSP). Si tratta di un decreto che prevede la licenza di uccidere e l'immunità legale per le forze dell'ordine nella lotta contro i gruppi separatisti locali.
Il Manipur ieri è stato teatro di uno sciopero generale proclamato da 32 organizzazioni sociali; molti uffici pubblici sono rimasti chiusi a Imphal, la capitale, e nei distretti provinciali. I trasporti pubblici sono fermi da una settimana e gli autotrasportatori si rifiutano di viaggiare fuori dallo stato. A Imphal scontri fra la polizia e i dimostranti hanno causato 34 feriti.
La protesta che prosegue da oltre un mese - prende di mira in modo particolare gli abusi e le violenze compiute da militari contro le donne grazie all'immunità di cui l'esercito gode con l'AFSP. Negli ultimi anni numerosi sono stati i rapimenti, gli stupri e gli omicidi di donne. Ultimo in ordine di tempo, quello della 32enne Manoroma Puri, sequestrata a casa sua con l'accusa di essere affiliata a un gruppo di separatisti, quindi violentata e uccisa l'11 luglio scorso. Per protestare contro questo omicidio, 12 donne hanno sfilato nude per le vie di Imphal. Un gruppo per i diritti delle donne, l'All Manipur Women Social Reformation and Development Samaj, ha dichiarato di "non opporsi all'AFSP nella lotta contro i miliziani", ma solo di "voler contrastare con forza le violenze compiute dall'esercito contro i civili, in particolare le donne".
Il ministro degli interni indiano, Shivraj Patil, al termine di una riunione governativa sulla situazione del Manipur, ha dichiarato che "gli abitanti del Manipur sono nostri fratelli e sorelle. Siamo in democrazia e, se la gente lo desidera, noi dobbiamo pensare al ritiro dell'AFSP". In questo ultimo mese vi sono stati 700 feriti fra i manifestanti. Le organizzazioni sociali hanno però programmato ulteriori proteste durante e dopo la festa dell'Indipendenza dell'India (il 15 agosto).
La Legge sui poteri speciali per l'esercito è stata promulgata nel 1958 dal parlamento. Prevede poteri illimitati per tutte le forze di sicurezza nelle operazioni in zone dichiarate "in agitazione". La legge è stato applicata per la prima volta negli stati dell'Assam e del Manipur, quindi estesa nel 1972 anche agli altri 5 stati del nordest del Paese (Tripura, Meghalaya, Arunachal Pradesh, Mizoram e Nagaland). Per tale motivo, i 7 stati nordorientali sono tristemente conosciuti come "le 7 sorelle". (N.C.)
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