Prima assoluta: l'emiro del Qatar in visita a Gaza e ad Hamas
Doha (AsiaNews/Agenzie) - L'emiro del Qatar, Sheikh Hamad bin Khalifa al-Thani (v. foto), sarà oggi in visita alla Striscia di Gaza. È la prima volta dal 2007, da quando Hamas ha preso il potere a Gaza, che un capo di Stato arriva nell'area segnata da un blocco israeliano e da un conflitto con l'Autorità palestinese.
Il ricchissimo sceicco dovrebbe dare il via a un progetto di 254 milioni di dollari Usa per la ricostruzione del territorio palestinese, spesso oggetto di bombardamenti aerei da parte dell'esercito israeliano.
In questi ultimi due anni il Qatar è divenuto uno dei più generosi benefattori di Hamas, il movimento islamista accusato di terrorismo. A sua volta, Hamas, che prima aveva come sponsor la Siria, negli ultimi due anni si è distaccato da Bashar el-Assad, criticando le sue violenze contro l'opposizione. Dal 1999 l'ufficio politico di Hamas è stato sempre basato a Damasco; lo scorso febbraio Ismail Haniye, capo del governo a Gaza, ha dichiarato che l'ufficio si sarebbe trasferito in Egitto e in Qatar.
I rapporti più stretti fra Doha e Hamas sono un ulteriore passo verso l'isolamento della Siria, un piano che il Qatar sta perseguendo da anni.
Il Qatar - che non ha permesso alcuna primavera araba nei suoi confini - è stato il primo Paese arabo a domandare un intervento militare della comunità internazionale contro Damasco e aveva spinto all'attacco contro la Libia di Gheddafi. Insieme all'Arabia saudita, esso finanzia con denaro e armi i gruppi dell'opposizione che combattono Assad.
Il Qatar è anche un alleato degli Stati Uniti e intrattiene relazioni con Israele. La scelta di sostenere Hamas a Gaza ha suscitato commenti preoccupati da parte dell'Autorità palestinese e dello Stato israeliano.
Un portavoce del presidente Mahmoud Abbas ha dichiarato che l'aiuto del Qatar è buono per la popolazione di Gaza, ma è anche "necessario preservare i legittimi rappresentanti del popolo palestinese". Nel 2007 Hamas ha preso il potere nella Striscia evacuando i legittimi responsabili di Fatah.
Yigal Palmor, portavoce del ministero israeliano degli esteri giudica "non buona" la decisione del Qatar di sostenere il movimento islamista.
Per diversi osservatori, l'aiuto alla Striscia di Gaza rientra in un piano del Qatar (e dell'Arabia saudita) di distaccare Hamas dall'Iran per isolare quest'ultimo. Allo stesso tempo, serve a rafforzare l'islam fondamentalista sunnita e le leadership dei Fratelli musulmani emerse qua e là dopo la Primavera araba.