Premier thai: il Parlamento verrà sciolto entro fine settembre
Abhisit Vejjajiva illustra la “road map”: fine della legistratura fra il 15 e il 30 settembre, elezioni il 14 novembre. La certezza della data una delle pre-condizioni avanzate dalle “camicie rosse” per interrompere le proteste. Nonostante le richieste di “sincerità e chiarezza”, vi è un clima di sfiducia reciproca fra governo e oppositori.
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Il governo thai dovrebbe sciogliere il Parlamento entro settembre prossimo, in linea con l’offerta avanzata nei giorni scorsi di tenere le elezioni politiche il 14 novembre. La Costituzione thai, infatti, prevede che il voto sia svolto fra i 45 e i 60 giorni successivi allo scioglimento del Parlamento.
La fine dell’attuale legislatura (tra il 15 e il 30 settembre) e la data delle nuove elezioni (il 14 novembre) sono parte integrante della “road map” di pace e riconciliazione avanzata dal premier thai Abhisit Vejjajiva. Un tentativo di mettere fine in modo pacifico alle proteste delle “camicie rosse” – manifestanti anti-governativi vicini all’ex premier Thaksin Shinawatra – che in due mesi hanno causato 27 morti e quasi 1000 feriti.
La certezza della data, infatti, è una delle pre-condizioni avanzate dai “rossi” per rimuovere il presidio, eretto nel cuore finanziario di Bangkok. Essi chiedono impegni formali dal governo e “sincerità e chiarezza” nelle azioni dell’esecutivo. Tuttavia, appare evidente un clima di sfiducia reciproca che ostacola il raggiungimento di un accordo definitivo.
Natthawut Saikua, segretario generale del partito di opposizione United Front for Democracy against Dictatorship (UDD), afferma di essere pronto a collaborare con il premier Abhisit sul solco tracciato dalla “road map” per la pace e la riconciliazione. Egli precisa che “i leader UDD si riuniranno per trovare una soluzione politica ai problemi”, ma è “quasi impossibile che si raggiunga una conclusione oggi”.
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