03/09/2022, 09.00
ASIA TODAY
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Premi Nobel Ressa e Muratov lanciano piano globale per libertà di informazione

Le notizie di oggi: l'ex presidente Rajapaksa è tornato nello Sri Lanka, anche un noto imam vicino ai talebani tra le vittime dell'attentato in moschea nella provincia di Herat. Gazprom sta progettando di aprire un nuovo gasdotto verso la Cina. In Iraq dopo gli scontri tra fazioni sciite tornano le proteste contro il settarismo. A Mosca assolto il cattolico finito a processo per aver postato su Facebook la preghiera del papa per la pace.

FILIPPINE

I premi Nobel per la pace 2021 - la giornalista filippina Maria Ressa e il russo Dmitry Muratov - hanno lanciato in una conferenza sulla libertà di espressione a Oslo un piano per combattere la crisi dell'informazione e il modello di business dei giganti del web per “ricostruire il giornalismo indipendente”. Tra le misure richieste l’obbligo per le aziende digitali di valutare rigorosamente i rischi per i diritti umani in ogni Paese in cui intendono espandersi, leggi rigorose sulla tutela dei dati personali e l’istituzione della figura di un inviato speciale dell’Onu per la sicurezza dei giornalisti nel mondo.

SRI LANKA

L'ex presidente dello Sri Lanka Gotabaya Rajapaksa, fuggito all'estero dopo le proteste di massa di luglio, è tornato nel Paese. Rajapaksa in queste settimane ha soggiornato in Thailandia con un visto temporaneo. Alcuni ministri lo hanno incontrato all'aeroporto. Milioni di cittadini dello Sri Lanka attribuiscono al suo governo la peggiore crisi economica che il Paese sta vivendo.

CINA-RUSSIA

La russa Gazprom sta progettando di aprire un nuovo gasdotto da 10 miliardi di metri cubi annui verso la Cina, che parta dall’Estremo Oriente siberiano sulla linea Sakhalin-Khabarovsk-Vladivostok. Ad annunciarlo è stato il presidente di Gazprom Aleksej Miller, secondo il quale “l’aumento del consumo di gas in Cina nei prossimi 20 anni sarà del 40%”.

AFGHANISTAN

C’è anche un noto imam legato ai talebani, Mawlawi Mujeeb Rahman Ansari, tra le 18 vittime dell’attentato di ieri alla moschea di Guzargah, nella provincia di Herat. L'esplosione è avvenuta durante la preghiera del venerdì all'interno della moschea ed è stata causata da un attacco suicida.

IRAQ

Infuriati per la crisi politica che dura da mesi e che nei giorni scorsi ha visto scontri mortali tra i gruppi sciiti rivali, migliaia di iracheni sono scesi in piazza ieri a Baghdad richiamandosi alle proteste del 2019 contro il settarismo: i manifestanti apartitici si sono riversati in piazza Al-Nusoor, brandendo striscioni e bandiere irachene per chiedere un completo rinnovamento politico.

RUSSIA

Il giudice del tribunale di Zjuzino ha annullato la condanna al deputato municipale cattolico moscovita Konstantin Jankauskas, reo di aver diffuso la preghiera mariana per la pace di papa Francesco, dopo aver ascoltato la testimonianza del vicario generale della diocesi di Mosca, mons. Kirill Gorbunov, che ha illustrato al tribunale le motivazioni della consacrazione.

KAZAKISTAN

Il presidente del Kazakistan Tokaev ha rivolto un appello alla nazione con un discorso di oltre un’ora, proponendo di organizzare le elezioni anticipate del presidente e del parlamento entro il 2023 per iniziare una “ristrutturazione del Paese” e delle sue istituzioni e aprire un nuovo percorso di sviluppo economico e sociale, più solidale e democratico.

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