25/09/2015, 00.00
COREA
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Preghiera ecumenica della Comunità di Taizé al confine fra le due Coree

di Stephany Sun
La Comunità ha guidato un pellegrinaggio e la recita dei Vespri a Paju, pochi chilometri a sud della zona demilitarizzata, per chiedere la riconciliazione di Seoul e Pyongyang. Giovani cattolici, anglicani e protestanti, provenienti da Asia e Europa, hanno partecipato all’evento. L’organizzatore: “Se lo avessimo fatto a Seoul sarebbe venuta più gente, ma il nostro scopo è stare vicino ai nostri fratelli e sorelle del Nord”.

Seoul (AsiaNews) – Giovani cattolici, protestanti e anglicani si sono riuniti vicino al confine fra Corea del Nord e Corea del Sud e hanno pregato per la pace e la riconciliazione. La comunità di Taizé in Corea ha guidato un pellegrinaggio e la recita dei Vespri nella chiesa del Pentimento e dell’Espiazione a Paju (una città situata poco a sud di Panmunjeom, sul 38mo parallelo), dando il benvenuto ai giovani da tutte le Chiese cristiane e da tutti i Paesi, invitandoli a pregare per l’unità, la pace e la riconciliazione della Corea.

“La riconciliazione è sempre stata il fondamento spirituale della nostra comunità”, ha detto fratello Shin Han Yol di Taizé, l’organizzatore dell’evento. “Noi preghiamo per la pace in Corea da 40 anni. A partire dal 2013 abbiamo pensato fosse bello invitare i giovani – cattolici o no – ad unirsi alla nostra preghiera”. “Un pellegrinaggio – ha aggiunto – simboleggia un viaggio. Noi non rimaniamo in zone di comodo. Noi ci alziamo, usciamo e iniziamo il cammino della riconciliazione”.

Più di 200 persone hanno partecipato ai Vespri di Taizé, tra cui alcuni membri della Federazione degli studenti cattolici di Seoul (Sfcs) e della Christian Youth Academy. Altri giovani provenivano da Hong Kong. Taiwan, Vietnam, Myanmar e Francia.

Fratello Shin Han Yol ha detto che uno dei motivi principali della recita dei Vespri era “riunire gente proveniente da diversi contesti a pregare per la stessa intenzione: la pace”. Attraverso il servizio della preghiera, la comunità spera di “costruire ponti” fra diverse religioni e diversi Paesi.

Recitare i Vespri nella città di Paju aggiunge un significato ulteriore all’evento. “La nostra speranza è di pregare insieme ai nostri fratelli e sorelle della Corea del Nord”, spiega fratello Shin Han Yol. “Dal momento che loro non possono venire qui a causa degli ostacoli della realtà, abbiamo deciso di giungere il più vicino possibile a loro. Se i Vespri si fossero tenuti a Seoul, probabilmente avremmo avuto più partecipanti. Ma non era questo il nostro scopo. Il nostro scopo è stare vicini ai nostri fratelli e sorelle del Nord”.

La costruzione della chiesa del Pentimento e dell’Espiazione inizia nel 1997, quando un gruppo di cattolici fuggiti dalla Corea del Nord decide di acquistare il terreno e di donarlo alla Chiesa locale proprio per la costruzione di un “segnale di speranza e di pace”. Dall’aprile del 2006 il progetto è stato seguito dall’arcidiocesi di Seoul, che ne ha finanziato i lavori. All’interno si trovano dei mosaici commissionati agli artisti del Mansudae Art Studio, che si trova nel Nord: rappresentano martiri di Pyongyang e della provincia di Hwanghae, le zone più colpite dalla persecuzione religiosa.

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