Polizia indonesiana: l'attentato a Tentena legato all'attacco di Bali
Sospetti sul gruppo estremista "Solo" di cui fa parte il leader religioso islamico Bashir, condannato per "complicità" nell'attentato a Bali. Si rafforza l'idea di un piano terroristico che lega le violenze nelle Molucche e Sulawesi e potrebbe colpire anche Jakarta.
Jakarta (AsiaNews) La polizia indonesiana sospetta che i responsabili dell'attentato del 28 maggio a Tentena - Sulawesi centrali - siano legati al gruppo estremista Solo, implicato nelle bombe del 2002 a Bali. Lo ha reso noto ieri il portavoce del quartier generale della polizia nazionale, Zainuri Lubis.
Il gruppo prende nome dalla città di Surakarta, meglio conosciuta come Solo, a Java centrale. Tra le fila del gruppo, il leader religioso islamico Abu Bakar Bashir, condannato di recente per "complicità" nell'attentato che nel 2002 a Bali uccise 202 persone. Bashir è accusato di essere la guida spirituale del gruppo militante islamico della Jemaah Islamiah (JI).
L'ultima ipotesi della polizia indonesiana rafforza l'allarme lanciato da settimane sull'esistenza di un vasto piano terroristico su tutta l'Indonesia, che legherebbe tra loro i recenti attacchi avvenuti nelle province di Sulawesi e Molucche. Ieri Adityawarman, capo della polizia delle Molucche, ha dichiarato che i responsabili delle bombe a Tentena hanno "stretti legami" con quelli dell'attacco del 16 maggio a Loki - Molucche centrali - costato la vita a 5 poliziotti e 2 civili (tra cui un assalitore). "Tre degli aggressori a Loki ha reso noto Adityawarman - sono di Poso e altri due sono implicati in attacchi nelle Sulawesi e ad Ambon". Secondo la polizia questi terroristi sono "in continuo movimento via mare sulla linea Banggai Islands-Taliabu-Mangole-Sanana-Buru Island".
Della stessa opinione anche il vicepresidente indonesiano Jusuf Kalla e Saleh Saaf, capo della polizia delle South Sulawesi, secondo i quali l'episodio di Tentena è collegato alle violenze di aprile nel distretto di Mamasa - West Sulawesi. Nessun chiarimento però è arrivato sui presunti legami con i gruppi terroristi islamici JI e al-Qaeda.
Kalla esclude invece l'ipotesi sostenuta da diverse Ong locali, che le bombe al mercato di Tentena (20 morti) mirano a distogliere l'attenzione pubblica su episodi di malversazione tra i funzionari governativi di Poso.
Alto lo stato d'allerta tra le forze di sicurezza in tutto il paese. Nella capitale è scattato l'allarme rosso. Firman Gani, capo della polizia cittadina, teme l'ipotesi di una bomba anche a Jakarta.
Intanto ieri ha riaperto l'ambasciata Usa in Indonesia, chiusa dal 26 maggio per motivi di sicurezza.