04/03/2011, 00.00
PAKISTAN
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Politici, leader cristiani e migliaia di cittadini ai funerali di Shahbaz Bhatti

di Jibran Khan
Imponenti misure di sicurezza predisposte attorno alla chiesa cattolica di Nostra Signora di Fatima, chiuse al traffico le vie di comunicazione. La salma verrà trasferita in elicottero nel villaggio natale di Khushpur (Punjab), per la sepoltura. Da tempo il ministro non viveva nella dimora ufficiale, ma in una casa in affitto per sviare possibili attacchi.
Islamabad (AsiaNews) – Nella chiesa cattolica di Islamabad sono in corso i funerali di Shahbaz Bhatti, ministro per le Minoranze, assassinato il 2 marzo scorso da un commando estremista. Alla cerimonia partecipano migliaia di cristiani, leader religiosi, diplomatici stranieri e funzionari di governo, fra cui il premier Yousaf Raza Gilani e altri membri dell’esecutivo. Ieri, intanto, migliaia di persone sono scese in piazza nella capitale, a Lahore, Karachi, Faisalabad, Sialkot e Khushpur per protestare contro il brutale omicidio. I manifestanti hanno mostrato cartelli, striscioni e intonato slogan contro il terrorismo.
 
In mattinata il corpo di Shahbaz Bhatti è stato restituito alla famiglia, che ha seguito da vicino il trasferimento dall’obitorio alla chiesa di Nostra Signora di Fatima, nel settore F/8 della capitale, Islamabad, dove è in corso la cerimonia di Stato. Le autorità hanno predisposto un cordone protettivo attorno all’area, composto da un contingente di polizia e da squadre speciali di rangers, e hanno chiuso al traffico le vie di comunicazione.
 
Il funerale è presieduto dall’ex vescovo mons. Anthony Lobo, assieme all’attuale titolare della diocesi di Islamabad-Rawalpindi, mons. Rufin Anthony e altri 18 sacerdoti. Migliaia di persone partecipano alle esequie, fra cui alti funzionari di governo, insieme a leader cristiani e semplici cittadini. Il premier Gilani e due membri dell’esecutivo hanno minacciato le dimissioni per protesta contro il brutale omicidio.
 
Al termine della funzione, il corpo dell’ex ministro cattolico verrà trasferito via elicottero a Khushpur, villaggio natale situato nella cittadina di Samundri, poco distante da Faisalabad, provincia orientale del Punjab. La famiglia volerà insieme alla salma, mentre il governo ha allestito dei mezzi di trasporto per permettere ai fedeli di partecipare alla cerimonia di sepoltura. Nel frattempo migliaia di persone si sono già riunite a Khushpur, in attesa dell’ultimo saluto a Bhatti.
 
Intanto continuano a filtrare nuovi elementi sull’omicidio e le abitudini di vita del ministro per scampare a una morte annunciata. Da tempo, infatti, Shahbaz Bhatti era finito nel mirino dei fondamentalisti islamici per la sua battaglia contro la legge sulla blasfemia e la difesa – insieme all’ex governatore del Punjab, Salman Taseer, anch’egli assassinato lo scorso 4 gennaio – di Asia Bibi, la 45enne cristiana condannata a morte in base alla “legge nera”.
 
Bhatti utilizzava la sua abitazione ufficiale come un paravento ma, in realtà, viveva in una casa in affitto con la sua famiglia nel settore I-8/3 di Islamabad. La capitale è stata disegnata dall’ex presidente Musharraf come un enorme campo militare e, come tale, non ha nomi a delinearne le aree. Tuttavia, il commando conosceva bene le sue abitudini, perché lo ha sorpreso all’uscita della sua abitazione e lo ha massacrato con 30 colpi di arma da fuoco.
 
Yousuf Nishan, cognato del ministro federale, conferma che egli viveva con la madre e la famiglia al piano terra della casa presa in affitto. Pare inoltre che dopo la morte di Taseer – ucciso da una guardia del corpo – Shahbaz Bhatti non si fidasse più degli agenti di scorta messi a disposizione dal governo.
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