Politica saudita: aiuti all’Onu per lo Yemen, ma senza cessate il fuoco

di Paul Dakiki

Ban Ki-moon ha domandato aiuti d’emergenza e una tregua per aiutare la popolazione stremata, senza cibo, acqua, medicine, carburanti. Riyadh garantisce 274 milioni di dollari in aiuti, ma continua a bombardare le città dello Yemen.

Beirut (AsiaNews) – Con una decisione immediata, oggi l’Arabia saudita ha deciso di stanziare 274 milioni di dollari in aiuti umanitari per la popolazione yemenita, da quasi un mese sotto i bombardamenti aerei di una coalizione guidata proprio da Riyadh. La donazione è stata fatta dopo un appello che l’Onu ha lanciato ieri proprio di 274 milioni di dollari per assistere la popolazione colpita dal conflitto. “Le famiglie – afferma l’Onu - sono allo stremo per avere accesso a cure mediche, acqua, cibo e carburanti, tutti elementi necessari alla loro sopravvivenza”. Un comunicato ufficiale da Riyadh dichiara che la donazione avviene per diretto intervento del re Salman ed è fatta per esprimere “vicinanza con i nostri fratelli yemeniti”.

Un giorno prima dell’appello, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, oltre agli aiuti di emergenza, aveva richiesto anche un cessate il fuoco. Ma su questo aspetto, importante anche per distribuire gli aiuti, non vi è parola nella dichiarazione saudita. Al contrario, nelle scorse 24 ore sono state uccise almeno 76 persone. I raid aerei hanno colpito il sud e la capitale Sana’a.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il conflitto ha già fatto 767 morti e 2906 feriti. Dal 19 marzo, l’Arabia saudita e alcune monarchie del Golfo hanno deciso di intervenire in Yemen per rimettere al potere il presidente Abedrabbo Mansour Hadi, cacciato dal suo palazzo da ribelli Houthi e fuggito prima ad Aden e poi a Riyadh. Gli Houthi chiedono da anni una partecipazione al potere e una condivisione delle risorse del Paese.