Piatti vuoti percossi come tamburi: la protesta delle donne per il lavoro in West Bengal (Foto)
Le donne provengono da villaggi rurali. Lamentano che le previsioni di bilancio per il prossimo anno fiscale non sostengono l’occupazione nelle loro zone. L’eliminazione delle rupie ha costretto nove milioni di persone ad emigrare. Le dichiarazioni del ministro delle Finanze sono “ingannevoli”.
Calcutta (AsiaNews) – Centinaia di donne stanno scendendo in strada in West Bengal per protestare contro le previsioni del bilancio dell’Unione per il 2017-2018. Secondo le manifestanti, tutte provenienti da villaggi rurali dello Stato indiano, la manovra di spesa per il prossimo anno fiscale non contiene incentivi al lavoro nelle zone in cui vivono. Per questo il loro sciopero, che durerà fino al 9 febbraio, ha come protagonisti piatti vuoti percossi con mestoli e altri utensili, a simboleggiare la loro condizione di fame. Sujata Chiti, una delle leader che guida la protesta, lancia un invito alle donne: “Lasciate che i nostri piatti vuoti riecheggino nei villaggi e nelle città”.
La manifestazione è denominata “Thala Bajao Andolan”, cioè “percuotere i piatti vuoti”. Essa è organizzata dal gruppo di auto-aiuto femminile (Shg) dell’Udayani Social Action Forum, il braccio sociale dei gesuiti a Calcutta. P. Irudaya Jothi sj, direttore del centro, riporta ad AsiaNews che “le partecipanti a questo abhiyan (sciopero) stanno sfilando in tre quartieri [di Calcutta] e in molti villaggi”.
L’attivista cattolico spiega che esse “chiedono un lavoro subito, in base al Mahatma Gandhi National Rural Employment Guarantee Act [Mgrega, legge sul lavoro approvata nel 2005 – ndr], conosciuto al grande pubblico come lo ‘schema di lavoro dei 100 giorni’ [per via dei 100 giorni di lavoro minimo garantito a tutte le famiglie residenti nelle zone rurali, i cui componenti si offrono come volontari per impieghi non specializzati – ndr]”.
P. Jothi sj riferisce che “le persone sono affamate perché non hanno lavoro nei villaggi delle aree remote del West Bengal e molto dipende dai programmi governativi che non vengono applicati nella maniera adeguata”. Per esempio, “coloro che hanno lavorato due mesi fa, ancora non hanno ricevuto il salario”.
Nei mesi scorsi gli effetti negativi della demonetization [eliminazione delle banconote da 500 e 1000 rupie, ndr] hanno “aggravato ancora di più la situazione di angoscia e disoccupazione”. Le donne lamentano in particolare che i grandi proclami fatti da Arun Jaitley, ministro delle Finanze, che ha parlato di sostegno alle zone rurali, sarebbero “ingannevoli. Il bilancio di quest’anno è stato presentato come il più alto stanziamento mai accordato alle aree rurali, ma così non è”.
In termini di numeri, per il 2016-2017 sono stati previsti in totale oltre 500 miliardi di rupie (6,9 miliardi di euro), ma ne sono stati già spesi più di 466 miliardi di rupie (6,4 miliardi di euro). Perciò ciò che resta è esiguo, aggiunge, e “se si considera che più di nove milioni di persone sono state costrette a migrare in cerca di lavoro e almeno il 25% di esse non verrà reimpiegato nel breve futuro, si capisce l’estremo bisogno di sostenere il Mgrega”.
Le donne manifestano inoltre per la sicurezza alimentare, dice in conclusione, “che il bilancio non garantirà a decine di migliaia di poveri migranti costretti ad abbandonare le terre a causa del bando delle rupie”.
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