Phnom Penh: arrestate 200 persone per frodi online
Il blitz è stato condotto dalla polizia cambogiana e da agenti cinesi in un complesso di edifici della capitale. Gli agenti hanno specificato che non si tratta di attività criminali legate a filo diretto con il China Project. La maggior parte degli arrestati e delle vittime proviene dalla provincia cinese dello Yunnan.
Phnom Penh (AsiaNews) - Continua la stretta delle autorità cambogiane contro le attività criminali online, che paiono essere diffuse in tutto il Paese. Lo scorso fine settimana una squadra di polizia ha fatto irruzione in un complesso di edifici della capitale e ha arrestato quasi 200 persone di diverse nazionalità. Il blitz è stato condotto da una task force congiunta formata da agenti di polizia cambogiana e funzionari cinesi del ministero della Pubblica sicurezza.
Le Forze dell’ordine hanno sequestrato materiali connessi con il gioco d’azzardo via Internet e il contrabbando di criptovalute, oltre a notevoli quantità di denaro. Gli agenti hanno però specificato che non si tratta di attività legate a filo diretto al China Project di Sihanoukville, dove dei boss cinesi tenevano prigioniere oltre 8mila persone costrette a commettere frodi online. Quella scoperta la settimana scorsa sembra “piuttosto una sua versione più piccola che opera a Phnom Penh”.
“Abbiamo osservato il complesso per qualche tempo e abbiamo deciso di entrare quando abbiamo ricevuto informazioni che all’interno c'erano vittime di estorsione detenute illegalmente”, ha detto uno dei poliziotti a Khmer Times.
Secondo le ricostruzioni delle autorità, più di 40 stanze in tre edifici diversi erano dedicate ad attività illecite. “All’interno c’erano anche un piccolo supermercato e un ristorante. Un altro edificio pareva in costruzione. Il perimetro è circondato da un muro alto due metri e quattro strati di filo spinato”, ha spiegato l’agente in forma anonima. “Stiamo continuando gli interrogatori. Una volta terminati condivideremo le informazioni per stabilire se i sospetti erano ricercati anche in Cina o fanno parte di organizzazioni mafiose come le Triadi”.
La maggior parte degli arrestati proviene dalla provincia cinese dello Yunnan, così come le vittime, tra cui sono state trovate molte donne, con ogni probabilità adescate attraverso siti fasulli di incontri.
Due giorni dopo l’incursione, il Consigliere di Stato cinese e ministro degli Esteri Wang Yi ha affrontato il problema del gioco d'azzardo e delle frodi online con il vice primo ministro cambogiano Hor Namhong.
Secondo Khmer Times la polizia condurrà altre perquisizioni per cercare passaporti e documenti utili alle indagini, che stanno cercando di risalire al proprietario del complesso di edifici.
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