Phnom Penh: 13 donne filippine condannate per maternità surrogata
Un tribunale locale ha condannato le donne a quattro anni di carcere, poi ridotti a due. Il governo cambogiano le ritiene responsabili di tratta di esseri umani, mentre per l'ambasciata delle Filippine sono loro stesse vittime. Non è chiaro il destino dei bambini una volta che saranno nati, in passato la Cambogia aveva costretto decine di madri surrogate a crescere i bambini, inizialmente destinati ad altre coppie.
Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) - Tredici donne filippine sono state arrestate in Cambogia e condannate per traffico di esseri umani. Le autorità locali hanno dichiarato di possedere prove schiaccianti che dimostrano l’intenzione delle donne di vendere i bambini a terzi.
L’ambasciata filippina in Cambogia ha comunicato che continuerà a garantire assistenza legale alle donne, condannate a quattro anni di carcere, poi ridotti a due dal tribunale provinciale di Kandal. Le donne, ora trattenute in una struttura medica sotto il controllo della polizia, non dovranno scontare la pena fino al termine della gravidanza. Mentre il destino dei nascituri rimane incerto. Il caso è particolare perché solitamente le madri surrogate rimangono nel loro Paese di origine.
Dopo l’arresto, il sottosegretario del dipartimento di giustizia delle Filippine, Nicholas Felix Ty, ha dichiarato che le donne stesse sono “vittime della tratta di esseri umani”. Il ministro dell’Interno cambogiano, Chou Bun Eng, invece, ha affermato di ritenere le donne responsabili di traffico di esseri umani. Anche quattro donne vietnamite e altre sette filippine sono state fermate, ma, non essendo incinte, sono poi state espulse. Erano state tutte trovate durante una retata della polizia avvenuta il 23 settembre in una villa nei pressi della capitale Phnom Penh. Poco dopo il portavoce della polizia aveva spiegato che l'inseminazione delle donne era avvenuta in Thailandia.
Anche se la gestazione per altri è illegale in Cambogia e negli Paesi del sud-est asiatico, come la Thailandia, la pratica continua a essere diffusa nella regione a causa dei costi inferiori rispetto ad altre regioni del mondo.
Secondo l'agenzia di stampa AFP, alcune coppie cinesi pagano cifre comprese tra 40mila e 100mila dollari per una gestazione da parte di una donna cambogiana. Nel 2017 un'infermiera australiana che gestiva una clinica per la gestazione per altri è stata condannata a 18 mesi di carcere in Cambogia. L'anno successivo, 32 madri accusate di traffico di esseri umani sono state rilasciate a condizione che crescessero personalmente i bambini.
05/11/2016 09:11