Phnom Penh sceglie l’ex premier thai Thaksin come consulente economico
Il Primo Ministro Hun Sen lo ha scelto per le sue “qualità di leader” e l’esperienza “nel mondo degli affari”. Condannato a due anni per corruzione, dal 2008 Thaksin vive in esilio. Bangkok: “questioni interne” al governo cambogiano, ma chiederà l’estradizione “appena metterà piede in Cambogia”.
Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) – Il governo cambogiano ha assunto l’ex premier thailandese Thaksin Shinawatra – in esilio per sfuggire a un mandato di cattura – come consulente economico. La ha annunciato la tv di Stato cambogiana, spiegando che il multimiliardario lavorerà a stretto contatto con il Primo Ministro Hun Sen per le sue “qualità di leader” e l’esperienza “nel mondo degli affari”.
Thaksin Shinawatra, Primo Ministro fino al settembre 2006, era considerato il quarto uomo più ricco della Thailandia, con un patrimonio personale di circa 2 miliardi di dollari. Rovesciato da un colpo di Stato, egli è fuggito lo scorso anno per evitare l’arresto. Sul suo capo pende una condanna a due anni per corruzione. Abhisit Vejjajiva, attuale premier thai, ha sottolineato a più riprese che Thaksin – il quale dispone di diversi passaporti diplomatici – deve rientrare in patria e affrontare la giustizia.
La decisione del governo cambogiano di “assumere” Thaksin potrebbe alimentare nuove tensioni fra Phnom Penh e Bangkok, da oltre un anno ai ferri corti per una disputa sui confini. Dal giugno del 2008 gli eserciti dei due Paesi si fronteggiano nei pressi del tempio di Preah Vihear, un sito archeologico dell’XI secolo, dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità.
Un comunicato ufficiale diffuso ieri dalla Tv di Stato in Cambogia parla di “ragioni politiche” dietro la condanna dell’ex premier thai; le sue qualità e la sua esperienza, al contrario, possono essere una risorsa preziosa per ristabilire l’asseto finanziario del Paese. La nomina avviene a due settimane di distanza dalla promessa di asilo politico offerta dal premier Hun Sen a Thaksin.
Bangkok non commenta la decisione, sottolineando che si tratta di “questioni interne al governo di Hun Sen”; al contempo anticipa che ne richiederà “l’estradizione immediata” non appena “Thaksin metterà piede in Cambogia”.
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