Phnom Penh, tensione fra premier e opposizione. Il governo minaccia l’uso della forza
Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) - Sale la tensione in Cambogia, dove lo scontro politico fra il premier Hun Sen - fresco vincitore, fra accuse di brogli, delle recenti elezioni politiche - e il leader dell'opposizione Sam Rainsy rischia di trasformarsi in una violenta protesta di piazza. L'esecutivo avverte che riterrà Rainsy "direttamente responsabile" se le manifestazioni che ha indetto per protestare contro l'esito del voto "minacceranno la pubblica sicurezza". Intanto le autorità hanno rafforzato i controlli nella capitale, dislocando per le vie di Phnom Penh poliziotti e funzionari addetti alla sicurezza.
Resta alta la tensione fra il partito di governo Cambodian People's Party (Cpp) guidato dal premier Hun Sen (al potere da 28 anni) e il National Rescue Party (Cnrp) con a capo il leader dell'opposizione Sam Rainsy. Entrambi rivendicano la vittoria alle elezioni del 28 luglio scorso, in cui il Cpp avrebbe conquistato 68 seggi parlamentari su 123 assicurandosi così la maggioranza. Per l'opposizione vi sono stati brogli che hanno alterato l'esito del voto.
In molti nella capitale hanno fatto scorte di provviste, in caso di violenze. Rainsy e il Cnrp hanno annunciato proteste di piazza se la Commissione elettorale (Nec) attesterà la vittoria del partito di governo, senza ascoltare gli appelli dell'opposizione che chiede un'indagine sui (presunti) brogli. A coordinare l'operazione dovrebbe essere "un organismo indipendente Onu". Di contro, il portavoce del Cnrp Yim Sovann afferma che le dimostrazioni saranno "pacifiche e rispettose della legge".
Secondo le previsioni, la Commissione dovrebbe esprimersi tra il 14 agosto e l'8 settembre pubblicando i risultati ufficiali. Hun Sen ha assicurato che presto verrà convocato il nuovo Parlamento ed entro fine settembre verrà formato il nuovo esecutivo.
La mattina del 7 agosto una bomba è esplosa nei pressi del municipio, senza provocare feriti. In risposta le forze armante hanno schierato 100 soldati, che hanno affiancato gli agenti nelle attività di controllo e tutela dell'ordine pubblico. Secondo le autorità, gli autori dell'attentato non volevano uccidere ma compiere un gesto dimostrativo per esasperare la tensione.
Intanto Hun Sen prepara la successione, con l'ingresso nel prossimo Parlamento del figlio Hun Many, da molti indicato come il delfino del leader e futuro capo della Cambogia. Il figlio, assieme ad altri due "principini", verrà catapultato nell'Assemblea di fatto - togliendo il seggio a parlamentari anziani - pur non avendo ottenuto i voti sufficienti nel corso della tornata elettorale.
12/08/2013
24/06/2022 10:34