Phan Thiết, per l’Avvento preghiere e carità a favore di poveri e malati
Per il vescovo Joseph Đỗ Mạnh Hùng servono preghiere per superare la pandemia di Covid-19, una “piaga pestilenziale”. Assistenza materiale e psicologica per i sieropositivi. Dalla Caritas pacchi alimentari per quanti non hanno da mangiare. Negli ultimi anni triplicati i casi di minori con Hiv.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) - Pregare e agire con iniziative di carità per quanti lottano contro la pandemia di Covid-19 in tutto il mondo (e latente in Vietnam), per i malati Hiv/Aids e per le vittime delle alluvioni delle scorse settimane nelle province centrali del Paese. È l’invito lanciato in queste settimane di Avvento da mons. Joseph Đỗ Mạnh Hùng, vescovo della diocesi di Phan Thiết, città portuale costiera nel sud-est e capitale della provincia di Bình Thuận. Nella lettera pastorale ai fedeli, inviata in preparazione al Natale, il prelato parla di “momento molto difficile” che va affrontato “pregando ogni giorno contro questa piaga pestilenziale” e “non dimenticando le sofferenze dei poveri” che sono “nostri fratelli” come ricorda papa Francesco.
In città si moltiplicano in questi giorni le riproduzione della grotta della Natività, sia nelle abitazioni private che nei giardini, sulle strade, nei parchi pubblici. Tuttavia, l’atmosfera di festa è offuscata dalla pandemia mondiale e da problemi (sanitari) antichi, come l’Hiv che continua a diffondersi e a colpire in diverse aree del Vietnam.
Fra le varie iniziative dell’Avvento, la Caritas di Phan Thiết ha promosso incontri di preghiera e attività caritative a favore delle persone sieropositive o malate di Aids al centro Nostra Signora di Tapao. Secondo il dipartimento provinciale della Sanità, alla fine del 2019 nell’area si contavano 6,245 persone infette su un totale di 1,36 milioni di abitanti. E i numeri sono in crescita anche fra i giovanissimi, ragazzi sotto i 16 anni i cui casi di contagi sembrano essersi triplicati rispetto al 2011 e con un bisogno crescente di cure e di sostegno psicologico.
Fra le più attive nel sostegno ai sieropositivi vi è suor Vân Anh, responsabile del “Comitato di sostegno per le persone H+”, che illustra obblighi e diritti dei malati, oltre alle politiche sanitarie predisposte dalle autorità. Lo scopo di questi seminari, spiega la religiosa, è di aiutare i bisognosi dal punti di vista pratico e psicologico. “Dopo i seminari e le sessioni di lavoro - aggiunge - i componenti del gruppo sono andati a pregare la Madonna sul monte Tapao”.
Nguyễn Đình T., uno dei malati che beneficia dell’assistenza dei cattolici, sottolinea di aver pregato la Madonna chiedendole di “aiutarmi a disintossicarmi dalla droga. Da due giorni non assumo stupefacenti - aggiunge - e ho invocato Nostra Signora per aiutarmi ad avere la forza e la fiducia per vincere contro me stesso”. Una attenzione particolare viene riservata dalle suore ai bambini dell’orfanotrofio provinciale, bisognosi di protezione personale pur fra crescenti difficoltà a causa della pandemia di nuovo coronavirus che ha aumentato le difficoltà di anziani, migranti, lavoratori e malati.
L’opera dei volontari cattolici va a beneficio pure degli abitanti delle minoranze etniche Chơ-Ro nella parrocchia Hà Văn. La Caritas fornisce loro riso, pacchi alimentari, maschere, disinfettanti. “Siamo così felici - afferma uno dei giovani che usufruisce degli aiuti - dall’inizio della pandemia è la prima volta che riceviamo del riso. Molti giovani sono rimasti disoccupati, grazie alle suore le nostre famiglie potranno beneficiare del cibo per almeno cinque o sei giorni”.