Petrolio iraniano: Gli Usa “cancellano” le sanzioni economiche per l’India
Mumbai (AsiaNews/Agenzie) - Gli Stati Uniti hanno esentato l'India e altri sei Paesi da possibili sanzioni economiche, per aver ridotto "in modo significativo" le importazioni di petrolio dall'Iran. Lo ha annunciato Hillary Clinton, segretario di Stato Usa, poche ore prima dell'arrivo a Washington di S.M. Krishna, ministro indiano per gli Affari esteri, da oggi in visita ufficiale. Tuttavia, New Delhi ha minimizzato la mossa americana, definendola una "decisione presa dal governo Usa in base alle sue leggi". Le altre nazioni "esentate" sono Malaysia, Corea del Sud, Sudafrica, Sri Lanka, Turchia e Taiwan. La Cina, invece, rischia ancora le sanzioni.
A dicembre 2011, gli Stati Uniti hanno varato una legge che impone sanzioni economiche a tutti i Paesi che hanno rapporti commerciali con l'Iran. Secondo il provvedimento, le nazioni hanno tempo fino al 28 giugno prossimo per ridurre le importazioni petrolifere da Teheran. Lo scopo è di mettere pressione al Paese e spingerlo a rinunciare al suo programma nucleare. Per Israele e buona parte della comunità internazionale, il programma atomico iraniano ha sottaciuti scopi bellici, anche se Teheran ne ha sempre rivendicato il carattere pacifico. Nel marzo scorso, la Clinton ha "cancellato" la possibilità di sanzioni anche a 10 Stati dell'Unione europea e al Giappone.
Syed Akbaruddin, portavoce del ministero per gli Affari esteri, ha commentato: "Questa è una decisione presa dal governo degli Stati Uniti in base alla sua legislazione. L'alleanza strategica tra New Delhi e Washington è forte e continua a crescere a prescindere. I colloqui di questi giorni lo dimostreranno ancora una volta".
Nel 2011-2012, le importazioni indiane di crudo dall'Iran sono scese quasi al 10%, contro oltre il 16% del 2008-2009. A maggio scorso, nel corso di una visita ufficiale in India, la Clinton aveva esortato New Delhi a fare "ancora di più" per tagliare le importazioni di petrolio iraniano.
28/05/2019 08:53