Per l’anno del Dragone, il premier di Singapore chiede più figli
Lee Hsien Loong, padre di quattro bambini, lancia un appello alle famiglie. Nel 2011 il tasso di fertilità è di 1,2 e rappresenta una leggera crescita rispetto al minimo storico (1,15) registrato nel 2010. Per favorire le nascite, spiega, non bastano gli incentivi economici ma serve anche un “contesto sociale” adeguato.
Singapore (AsiaNews/Agenzie) – Per l’anno del Dragone, iniziato ieri in molti Paesi dell’Asia a suon di musica e fuochi d’artificio, il Primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong augura “vivamente” un baby-boom nella città-Stato. I valori relativi alla fertilità nel 2011 si sono attestati a 1,2; un dato che rappresenta una crescita parziale rispetto al minimo storico di 1,15, toccato nel 2010. Il leggero aumento, come sottolinea il premier, non può essere ancora considerato una vera e propria inversione di tendenza; per questo egli invita le famiglie a procreare e assicura “sostegno sociale” per quanti desiderano avere figli.
Nel messaggio per il nuovo anno lunare, Lee Hsien Loong sottolinea che “il tasso totale di fertilità a Singapore è diminuito in maniera costante”, passando da “1,6 nel 2000 a 1,2 nel 2011”; la tendenza, aggiunge, non è cambiata “nonostante i molteplici provvedimenti presi dal governo” e volti a “incoraggiare le coppie ad avere più figli”. In particolare, desta preoccupazione il valore in seno alla comunità cinese della città-Stato – che costituisce il 75% del totale della popolazione – crollato da 1,43 a 1,08 nello stesso periodo.
Per il nuovo anno, avverte il Primo Ministro, padre di quattro figli, la crescita delle famiglie è una “importante priorità”: al riguardo, egli chiarisce che la scelta di procreare “è personale”, ma l’esecutivo “farà la sua parte per ridurre ansie e ostacoli alla paternità”. Per favorire la natalità, chiarisce, non bastano “incentivi economici”, ma è necessario dar vita a un “contesto sociale che sia di sostegno” e a “comportamenti” che incoraggino le coppie ad avere figli.
L’anno del Dragone sembra favorire i propositi governativi, perché secondo la tradizione i bambini nati sotto questo segno sono più furbi, fortunati e capaci di raggiungere successo e prestigio. Inoltre, le caratteristiche di coraggio e saggezza di cui sono portatori si possono estendere a tutta la famiglia.
Secondo le statistiche ufficiali, a Singapore lo scorso anno vi erano 3,79 milioni di abitanti, il 9,3% dei quali di età superiore ai 65 anni.
Nel messaggio per il nuovo anno lunare, Lee Hsien Loong sottolinea che “il tasso totale di fertilità a Singapore è diminuito in maniera costante”, passando da “1,6 nel 2000 a 1,2 nel 2011”; la tendenza, aggiunge, non è cambiata “nonostante i molteplici provvedimenti presi dal governo” e volti a “incoraggiare le coppie ad avere più figli”. In particolare, desta preoccupazione il valore in seno alla comunità cinese della città-Stato – che costituisce il 75% del totale della popolazione – crollato da 1,43 a 1,08 nello stesso periodo.
Per il nuovo anno, avverte il Primo Ministro, padre di quattro figli, la crescita delle famiglie è una “importante priorità”: al riguardo, egli chiarisce che la scelta di procreare “è personale”, ma l’esecutivo “farà la sua parte per ridurre ansie e ostacoli alla paternità”. Per favorire la natalità, chiarisce, non bastano “incentivi economici”, ma è necessario dar vita a un “contesto sociale che sia di sostegno” e a “comportamenti” che incoraggino le coppie ad avere figli.
L’anno del Dragone sembra favorire i propositi governativi, perché secondo la tradizione i bambini nati sotto questo segno sono più furbi, fortunati e capaci di raggiungere successo e prestigio. Inoltre, le caratteristiche di coraggio e saggezza di cui sono portatori si possono estendere a tutta la famiglia.
Secondo le statistiche ufficiali, a Singapore lo scorso anno vi erano 3,79 milioni di abitanti, il 9,3% dei quali di età superiore ai 65 anni.
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