19/01/2012, 00.00
VIETNAM
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Per l’Anno del Drago, la Chiesa vietnamita promuove giustizia e pace

di J.B. Vu
Un invito a genitori e figli, con un’attenzione particolare ai giovani, per approfondire i valori guardando all’esempio di Gesù e alla dottrina sociale. Mons. Joseph Đinh Đức Đạo ricorda l’esempio del card. Văn Thuận, che ha accettato il carcere e vissuto “perdonando e offrendo carità al prossimo”.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno lunare – il capodanno 2012, sotto il segno del drago, si celebra il 23 gennaio – la Chiesa cattolica vietnamita invita genitori e figli ad approfondire i valori di “giustizia e pace” nella società moderna, guardando agli esempi di Gesù e alla dottrina sociale della Chiesa. In particolare, i leader cristiani guardano ai giovani come risorsa per il futuro, ai quali è affidato il compito – attraverso un percorso serio di studi – di dar vita a un contesto sociale di pace e coesistenza armoniosa. Perché la pace nella mente e nei cuori, quale principio ispiratore della vita di ciascun fedele, è un elemento imprescindibile per “purificarci, contribuire alla felicità delle famiglie, garantire giustizia e pace in seno alle comunità”.

In un’intervista ad AsiaNews mons. Joseph Đinh Đức Đạo, direttore del seminario maggiore di Xuân Lộc, sottolinea che “la radice della pace e della giustizia è l’amore per i nostri fratelli”, come insegna la dottrina sociale della Chiesa. Egli ricorda i passaggi che hanno portato allo sviluppo del cattolicesimo in Vietnam, caratterizzati da “arresti e imprigionamenti” di laici e religiosi. “Hanno mostrato una fede salda – racconta – continuando a celebrare messe, preghiere, la recita del Rosario”. Ma, elemento ancor più importante, una volta liberi hanno saputo mantenere un comportamento virtuoso, come insegna il card Francis Xavier Nguyễn Văn Thuận che ha vissuto “in modo felice, pacifico, onesto, perdonando, offrendo carità al prossimo”. 

Per i cattolici vietnamiti, continua il prelato, i valori di giustizia e pace sono “basati su uno spirito religioso, non seguendo una visione politica”. E nel contesto della missione, lo Spirito Santo invita ciascun fedele a “lavorare in tutte le aree della società”. “Dobbiamo purificare il nostro amore – aggiunge – facendo opere caritativa con gli altri”.

Anche l’arcidiocesi di Ho Chi Minh City, dopo un’attenta ricerca, ha stabilito che la Chiesa deve insegnare ai parrocchiani il valore intrinseco della “fede” e invitarli a promuovere l’opera di evangelizzazione fra cattolici e non. Mons. Joseph Đinh Đức Đạo ribadisce l’importanza di “purificare” il nostro amore, senza discriminare gli altri e senza portare elementi che siano di ostilità o fomentino le divisioni tra “Chiesa e società”. “Quando i nostri cuori non sono puri – conclude il prelato – vediamo le cose in modo distorto. Per cogliere a fondo le questioni inerenti la giustizia e la pace in Vietnam – dove si ripetono episodi di persecuzioni o abusi contro i cristiani, ndr – dobbiamo guardare alla Bibbia, secondo gli insegnamenti di Gesù e i dogmi della Chiesa cattolica”.
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