Per il Capodanno, la Banca centrale cinese deve trovare 610 miliardi in contanti
Pechino (AsiaNews) - La crisi dei tassi di interesse, la necessità di tenere sotto controllo la valuta nazionale, il delicato equilibrio fra concessione di prestiti e riscossione di interesse non sono il problema principale della Banca centrale del popolo cinese, che in questi giorni deve risolvere un puzzle molto più complicato: come trovare circa 610 miliardi di yuan (circa 90 miliardi di euro) in contanti, in modo da garantire le spese che esplodono in Cina durante le festività del Capodanno lunare.
Quello che inizia nella notte fra il 18 e il 19 febbraio è l'Anno della Capra. Le vacanze dal lavoro sono già partite, e il ritorno alla normalità nazionale è previsto per il 5 marzo. Nel frattempo sono attesi 2,8 miliardi di spostamenti interni - di cui 295 milioni su ferrovia - ed enormi "piccole spese" a livello familiare. Per tradizione, infatti, la popolazione cinese passa queste feste in famiglia: si cerca di mangiare il meglio possibile, si fanno regali, fuochi d'artificio e si consegnano le "buste rosse".
Proprio queste rappresentano il problema peggiore per i tecnici della Banca centrale. All'interno della bustina - che viene consegnata dal datore di lavoro all'impiegato, dal nonno al nipote, dal padre al figlio che si sposa - vi è infatti una somma in denaro (che deve essere contante e fresco di zecca) di ammontare diverso a seconda dell'occasione.
Per evitare un collasso del mercato valutario, la Banca sta cercando di riscuotere gli interessi passivi dai correntisti e dalle imprese; acquistare titoli delle banche locali pagando in contanti; stampare moneta senza far correre troppo l'inflazione.
Ad aggravare il mal di testa di quest'anno, nella prossima settimana partono circa 24 Ipo (Offerta di pubblico acquisto) che fermeranno in cassa circa 2mila miliardi di yuan.