Per i 70 anni della vittoria sul nazismo, in Russia aprirà il primo museo dedicato a Stalin
Mosca (AsiaNews) - Una casetta di legno nel villaggio di Khoroshevo - regione di Tver vicino alla città di Rzhev - dove tra il 4 e il 5 agosto 1943 Stalin trascorse una notte, durante la Grande Guerra Patriottica (la Seconda guerra mondiale per i russi) diventerà il primo museo in Russia, destinato a celebrare il dittatore sovietico. Come ricorda il sito di Radio Free Europe, quella del '43 fu la visita più vicina al fronte mai compiuta da Stalin. A Rzhev si combatté una delle più feroci battaglie, tra gennaio 1942 e marzo 1943, che porterà alla liberazione della città dall'occupazione delle truppe di Hitler.
Di questa casetta, con vista sul fiume Volga, ora la Società militare-storica russa - presieduta dal ministro della Cultura, Vladimir Medinsky -, il partito comunista russo e l'amministrazione locale di Rzhev hanno intenzione di fare il primo museo di Stalin. L'apertura è programmata entro il 9 maggio, data simbolica e di grande significato in Russia perché segna il 70° anniversario della vittoria dell'Armata rossa sui nazisti ( il cosiddetto giorno della Vittoria), che quest'anno arriva in un momento particolarmente delicato, con la propaganda di Stato incentrata nella lotta "contro i fascisti di Kiev" e un forte slancio militarista nel discorso pubblico.
"Sarà un'esposizione completa dedicata al supremo comandante militare", spiega in un comunicato Artem Goncharov, membro del partito comunista a Tver. Ma "completa" non vuol dire che terrà conto di tutti i pregi e difetti del personaggio, avvertono gli attivisti per i diritti umani. "ll museo ha proposto 14 mostre che coprono diversi aspetti dello statista sovietico, tra cui 'il ruolo di Stalin nel ripristino della Chiesa ortodossa russa' o 'il contributo di Stalin alla vittoria'". L'esposizione finale sarà intitolata 'Stalin come simbolo dei successi e delle vittorie sovietiche'. Nulla sul Grande Terrore, i Gulag, il patto Molotov-Ribbentrop o gli anni di collaborazione con Hitler.
"Quando abbiamo letto del piano per il museo, ci siamo molto preoccupati", ha dichiarato Serghei Gluzhkov, membro dell'ufficio locale dell'Ong Memorial, che si batte per la memoria delle vittime delle repressioni politiche. "Abbiamo deciso che questo museo ora è assolutamente inappropriato e impossibile, un museo che distorce la storia e celebra il male", ha aggiunto.
Da alcuni anni Stalin è oggetto di una graduale riabilitazione nella società e politica russa. Il presidente Vladimir Putin lo ha personalmente definito come un "manager efficiente". Un sondaggio del centro Levada ha rivelato che il 57% dei russi vede in modo positivo il ruolo di Stalin nella storia del Paese; si tratta della percentuale più alta del periodo post-sovietico.
"Con il 70° anniversario della Vittoria - ha scritto l'analista Andrei Kolesnikov su Gazeta.ru - stanno promuovendo il più possibile Stalin, lo stalinismo e le politiche sociali ad esso associate. Coloro che si esprimono contro questa tendenza saranno definiti falsari della storia". "La ricorrenza sta diventando una sorta di lascia passare per i neo stalinisti. Stanno privatizzando la vittoria nella Seconda guerra mondiale", ha poi concluso.
Nonostante le cifre dei sondaggi, Glushkov non si dà per vinto: Molte persone a Tver guardano a questa iniziativa con insoddisfazione, in particolare coloro che hanno avuto parenti vittime delle repressione. C'è un bel po' di gente che guarda al museo di Stalin come un affronto personale, un insulto alla memoria dei loro cari, anche a Rzhev".
17/07/2021 08:55
01/05/2020 09:16