13/08/2014, 00.00
NEPAL
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Per fermare l'ebola, il Nepal metterà sotto controllo tutti gli stranieri in arrivo dall'Africa

di Christopher Sharma
Il monitoraggio durerà almeno tre settimane. Ai nepalesi è vietato visitare Paesi africani. Allestiti centri di screening nell'aeroporto di Kathmandu e al confine con India e Cina. Il governo spera così di prevenire una possibile epidemia.

Kathmandu (AsiaNews) - Nel tentativo di prevenire una possibile epidemia di ebola, il Nepal ha deciso di tenere sotto stretto controllo tutti gli stranieri in arrivo (o già arrivati) via terra o aereo da Paesi colpiti dal virus, per le prossime tre settimane. Santaraj Subedi, capo della segreteria del Primo ministro, sottolinea che "se necessario, metteremo queste persone in quarantena".

Il governo ha imposto ai propri cittadini anche il divieto di visitare Paesi africani. Nell'annunciare queste decisioni, le autorità hanno espresso le condoglianze per il sacerdote spagnolo p. Miguel Pajeras, primo missionario morto per ebola.

Il dr. Baburam Marasini, direttore di un centro epidemiologico, spiega ad AsiaNews: "Le persone da monitorare saranno tenute al Bir Hospital e al Sukraraj Tropical and Infectious Desease Hospital per tre settimane". Le autorità hanno anche allestito centri di screening nell'aeroporto di Kathmandu e lungo le frontiere con India e Cina.

La decisione presa dal governo ha suscitato le critiche di albergatori e imprenditori del settore turistico. "Il controllo sistematico degli stranieri - afferma Tasi Dewan, proprietario di un hotel - li farà sentire criminalizzati e potrebbe umiliarli. Nessuno verrà più in Nepal se non mostriamo di volerli trattare con rispetto e responsabilità".

Il primo caso di contagio da ebola si è avuto lo scorso febbraio in Guinea, per poi diffondersi in Sierra Leone e Liberia. Finora sono morte più di 1.000 persone e centinaia - inclusi medici e infermieri - sono rimaste coinvolte. La Nigeria, lo Stato più popoloso del continente, è l'ultimo a essere stato colpito e ha registrato ieri le prime tre vittime. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha classificato il Kenya come "ad alto rischio", poiché è un grande snodo per i trasporti. Molti voli diretti nell'Africa occidentale fanno tappa lì.

Ebola è un virus molto aggressivo che causa febbri emorragiche. Nel 90% dei casi porta alla morte. L'ebola si diffonde entrando in contatto con il sangue e i fluidi corporei dei soggetti infetti. Non esiste una cura efficace e l'epidemia degli ultimi mesi ha spinto l'Oms ha dichiarare emergenza internazionale.

 

 

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