Peggiorano in carcere le condizioni di salute di Gao Yu: Non voglio morire qui
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Un controllo ospedaliero compiuto di recente conferma che le condizioni di salute di Gao Yu, famosissima giornalista cinese in carcere con accuse false, sono peggiorate ancora. La detenuta, di norma allegra e positiva, avrebbe detto al fratello di non voler morire in carcere. Come condizione per il rilascio, le autorità cinesi hanno chiesto alla Gao di confessare ancora una volta i suoi “crimini” in televisione, ma la donna ha rifiutato.
Gao, famosissima per le sue acute critiche nei confronti del sistema politico e dei leader cinesi, è tornata in carcere per la terza volta nell’aprile del 2015. È stata arrestata nell’aprile del 2014 per aver fornito una circolare interna del Partito comunista cinese al sito di informazione statunitense Mingjing Monthly. Costretta a “confessare” le sue colpe davanti alla tv di Stato, alla vigilia del processo la giornalista ha poi rivelato che dietro la confessione vi era il tentativo di proteggere il figlio e la famiglia, oggetto di minacce.
Al centro dell’accusa ci sarebbe il “Documento n° 9”, un testo redatto dal Partito comunista che ordina ai propri membri e alle forze dell'ordine di frenare “sette influenze sovversive” presenti nella società, fra cui le richieste di democrazia costituzionale, bollata come “occidentale”, e i “valori universali” quali la libertà di parola e il rispetto dei diritti umani.
La Gao ha 71 anni e una lunga storia di problemi cardiaci e di pressione alta. All’inizio di luglio, racconta il fratello Gao Wei, ha sofferto di diversi scompensi al cuore e ha chiesto alle autorità di concederle un controllo sanitario. Le analisi mostrano oggi diversi blocchi arteriosi e i postumi di un attacco cardiaco avvenuto di recente. I medici hanno trovato anche dei noduli nel collo, che non sono ancora stati identificati. Shang Baojun, avvocato della donna, dice di averla trovata “molto preoccupata” per questi peggioramenti.