Pechino vuole imporre dazi per 7 miliardi di dollari contro gli Usa
La richiesta è stata avanzata all’Organizzazione mondiale del commercio: gli Stati Uniti hanno calcolato male il dumping cinese. Zhou Xiaochuan, ex governatore della Banca popolare di Cina: L’impatto negativo dei dazi sarà soprattutto sull’incertezza dei mercati e sulla fiducia degli investitori in Cina.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Cina sta cercando di imporre dazi per 7 miliardi di dollari di merce degli Stati Uniti perché Washington non ha ottemperato a tutte le richieste dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) nel calcolare il dumping cinese.
Pechino ha chiesto autorizzazione per applicare tali dazi, ma la risposta dell’Omc verrà il 21 settembre.
È dal 2013 che Cina e Stati Uniti sono coinvolti in una battaglia sulle misure antidumping, che vogliono colpire le facilitazioni del governo cinese verso il suo export, per rendere i suoi prezzi più competitivi sui mercati stranieri. Pechino si è lamentata presso l’Omc per il modo in cui gli Usa calcolano il dumping. L’organizzazione ha chiesto a Washington di fare le correzioni entro l’agosto 2018, ma ciò non è avvenuto.
La mossa di Pechino è un nuovo capitolo della guerra commerciale istauratasi fra i due giganti economici che cercano di imporre dazi ognuno sull’export dell’altro.
Washington ha già imposto dazi su 50 miliardi di prodotti cinesi ed è pronta a nuove tariffe per altri 200 miliardi di prodotti. Una settimana fa il presidente Usa Donald Trump ha minacciato di imporre nuovi dazi su altri 267 miliardi: in pratica su tutto l’export cinese.
Secondo Zhou Xiaochuan, ex governatore della Banca popolare di Cina, l’impatto diretto della guerra dei dazi sull’economia cinese non dovrebbe essere “molto serio”. Le agenzie calcolano che la crescita cinese dovrebbe diminuire dello 0,3-0,5%. Zhou ha detto che l’impatto negativo sarà soprattutto sull’incertezza che tale guerra crea sui mercati e sulla perdita di fiducia degli investitori verso la Cina.
Secondo il Wall Street Journal, il segretario Usa del Tesoro, Steven Mnuchin, avrebbe invitato il vice-premier Liu He a riprendere i negoziati commerciali “nelle prossime settimane”, dopo diversi tentativi falliti nei mesi scorsi.
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