Pechino annuncia esercitazioni navali davanti a Taiwan, dopo la grande parata nel Mar Cinese meridionale
Le esercitazioni con fuoco vivo si terranno il 18 aprile a 40 km dall’isola di Kinmen. L’esibizione di oggi ha coinvolto 10mila militari su 76 aerei e 48 navi, comprese portaerei, cacciatorpediniere, sottomarini. Xi Jinping vi ha assistito dalla portaerei Liaoning.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – A sorpresa, Pechino ha annunciato oggi che la prossima settimana terrà esercitazioni navali e di fuoco nello stretto di Taiwan. L’annuncio è venuto poche ore dopo l’esibizione della più grande parata navale condotta dalla Cina nel Mar Cinese meridionale. I giornali cinesi la definiscono “la più grande negli ultimi 600 anni”.
L’esercitazione a fuoco vivo si terrà il 18 aprile, dalle 8 del mattino fino a mezzanotte, in una zona a 20 km dalle coste del Fujian e a 40 km dall’isola di Kinmen. È la prima esercitazione che avviene nelle acque vicino a Taiwan dal settembre 2015, mesi prima delle elezioni presidenziali nell’isola. Le elezioni sono state vinte da Tsai Ing-wen del Partito democratico del progresso (Dpp), che spinge verso l’indipendenza di Taiwan. Da allora i rapporti fra Pechino e Taipei sono sempre più tesi.
La grande parata navale tenutasi oggi, ha visto 10mila avieri, marinai comuni e di corpi speciali imbarcati su 76 aerei e 48 navi, comprese portaerei, cacciatorpediniere, sottomarini. Alcune navi erano provviste di lanciamissili per una guerra mare-terra-aria.
Il presidente cinese Xi Jinping, in tenuta d’assalto, ha seguito la parata a bordo della portaerei Liaoning, la prima costruita dalla Cina. Davanti alle telecamere, egli ha arringato le truppe domandando loro di essere vigilanti e pronti a difendere la sovranità cinese e gli interessi nazionali. I soldati hanno risposto con grida di esaltazione.
Pechino continua a reclamare la sua sovranità sulla quasi totalità del Mar Cinese meridionale, non accettata da diversi Paesi dell’area e dagli Stati Uniti. Secondo esperti militari, la parata è stata un’esibizione di forza verso di loro.