Pechino, i seminaristi disertano la consegna dei diplomi: Non celebriamo messa con i vescovi illeciti
Pechino (AsiaNews) - I seminaristi di Pechino hanno boicottato la cerimonia di consegna dei diplomi prevista per la fine del mese di giugno e si sono rifiutati di concelebrare la messa presieduta da vescovi illeciti o coinvolti nelle ordinazioni illecite degli scorsi anni. Il Seminario nazionale della capitale ha prima cercato di mediare con gli studenti ma poi è stato costretto ad annullare la cerimonia.
A celebrare la messa conclusiva doveva essere in un primo tempo il vescovo illecito Giuseppe Ma Yinglin, rettore del seminario dal 2010 e ordinato vescovo di Kunming nel 2006 senza l'approvazione del Papa. Qualche tempo dopo, Ma è stato scomunicato dalla Santa Sede. Dopo le prime veementi proteste, la direzione del seminario ha proposto il vescovo Giovanni Fang Xingyao, membro della direzione del seminario e presidente dell'Associazione patriottica (definita da Benedetto XVI "incompatibile" con la fede cattolica nella Lettera ai cattolici cinesi del 2007). Il presule guida la diocesi di Linyi ed è stato ordinato vescovo nel 1997 con l'approvazione della Santa Sede, ma con il tempo si è avvicinato sempre più al governo. Anche questa proposta è stata respinta dai seminaristi, che hanno sottolineato come mons. Fang abbia partecipato a diverse ordinazioni episcopali illecite.
Una fonte all'interno del seminario dice a Ucan: "Da quando Ma è divenuto rettore, il seminario ha soltanto presentato certificati di diploma senza celebrare la messa. La novità ha preso di sorpresa gli studenti, che si sono rifiutati di partecipare. Lo stesso vescovo Ma non voleva la cerimonia: è stato il suo vice rettore, che voleva compiacere i suoi superiori". Alla fine, i due vescovi non hanno partecipato alla cerimonia del 29 giugno ma non hanno neanche conferito i diplomi ai seminaristi: secondo alcune voci, i corsi avanzati per sacerdoti e religiose previsti per l'inizio di settembre saranno sospesi.
Non è la prima volta che i seminaristi di Pechino alzano la voce contro le imposizioni dell'Associazione patriottica. Il 6 gennaio del 2000, l'intero corpo studentesco del Seminario nazionale - all'epoca oltre 130 studenti - si rifiutò di partecipare all'ordinazione illecita di 12 (poi ridotti a 5) vescovi illeciti. La cerimonia doveva svolgersi nella cattedrale dell'Immacolata (la Nantang) di Pechino come "contraltare" di quella celebrata in Vaticano da Giovanni Paolo II, ma si rivelò un fallimento per la scarsissima presenza di fedeli e per la diserzione degli studenti.
La ripercussione non si fece attendere: tutti gli studenti vennero rimandati a casa senza diploma e senza possibilità di tornare in seminario. Una lettera aperta firmata dagli studenti spiegò il gesto: "Non vogliamo andare contro il Papa, anche se questo vorrà dire non divenire più sacerdoti. Almeno saremo puri nell'animo, in comunione con la Chiesa universale e uniti nell'amore di Cristo".
Le contestazioni all'Associazione patriottica e alle manipolazioni del governo sulla Chiesa cattolica sono sempre più frequenti. Anche i seminaristi di Shanghai si sono opposti alla presenza di vescovi illeciti durante l'ordinazione episcopale del vescovo ausiliare Ma Daqin, eroico presule che subito dopo la sua ordinazione ha annunciato le dimissioni dall'Ap e che per questo è rinchiuso nel santuario mariano di Sheshan senza poter esercitare il suo ministero. Per la loro opposizione, i seminaristi vennero cacciati dal seminario (poi chiuso).