Pechino, arrestata l’editrice che ha difeso il giurista dissidente Xu Zhangrun
Geng Xiaonan, a capo della Ruyia Books, è stata fermata insieme al marito con l’accusa di aver svolto un’attività illecita. La donna è tra coloro che hanno sostenuto Xu dopo il suo arresto in luglio. Per l'accademico dell’università Qinghua, ciò ha portato al suo arresto.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Una nota editrice che ha espresso aperto sostegno al professore dissidente Xu Zhangrun è stata arrestata dalla polizia. Lo ha reso noto ieri il suo avvocato, specificando che la donna è accusata di aver svolto una “attività illecita”.
Geng Xiaonan è stata fermata il 9 settembre insieme al marito e condotta nel carcere di Haidian. La coppia è proprietaria della casa editrice Ruyia Books; negli ultimi anni ha organizzato diverse iniziative culturali e artistiche con intellettuali e artisti indipendenti.
La 46enne editrice ha organizzato lo scorso anno un viaggio a Chengdu (Sichuan) con un gruppo di accademici. Fra loro vi era anche Xu, che a luglio ha trascorso sei giorni in prigione con l’accusa di aver “favorito la prostituzione” durante tale visita, imputazione che egli respinge.
In seguito a tale vicenda, l’accademico dell’università Qinghua è stato licenziato dal proprio ateneo per “corruzione morale”. Colleghi e amici sostengono che le autorità hanno inventato le accuse con l’obiettivo di screditare Xu – conosciuto per le sue critiche al presidente Xi Jinping – distruggendo la sua reputazione, e fargli perdere il lavoro.
Egli era stato già sospeso dall’insegnamento nel 2019 per un articolo contro la presidenza a vita di Xi. In febbraio, il giurista aveva pubblicato un articolo che criticava “la tirannia” del Partito comunista cinese, colpevole di aver distrutto il sistema politico del Paese che si avviava alle riforme dopo la morte di Mao Zedong.
Geng è tra coloro che hanno difeso Xu. Secondo l’ex docente della Qinghua, sentito dal South China Morning Post, ciò ha portato al suo arresto e a quello del marito: “Geng Xiaonan ha fatto sentire la propria voce per aiutare le vittime [del regime], ora dobbiamo fare lo stesso per lei”.
Lo scorso agosto, in una lettera indirizzata ai suoi ex alunni, Xu ha affermato che il totalitarismo è condannato al fallimento, e la libertà alla fine arriverà in Cina. Il giurista ha concluso il suo messaggio dicendo che continuerà a “sfidare le autorità fino alla sua morte”.
22/10/2020 13:08