Patriarca ecumenico: Pasqua, è di tutti i cristiani la vittoria di Gesù sulla morte
di NAT da Polis
Nel suo messaggio pasquale Bartolomeo sottolinea come la risurrezione, che il mondo ortodosso festeggia oggi, ha cambiato la realtà di tutti coloro che hanno fede il Lui. Una preghiera per la pace nel mondo.
Istanbul (AsiaNews) - La resurrezione di Cristo è la vera unica e continua primavera nella vita degli uomini. E’ il fulcro del messaggio pasquale che il patriarca ecumenico Bartolomeo I ha rivolto ad una grande folla di fedeli accorsa da tutto il mondo cristiano per festeggiare insieme a lui la Pasqua ortodossa. La loro presenza ha alleviato cosi la mancanza dell’elemento cristiano, fuggito per le continue restrizioni subite.
“Ecco l’inverno è passato! – ha esordito Bartolomeo - è spuntata la primavera” della salvezza, “i fiori sono apparsi nei campi, la voce della tortora si fa ancora sentire, (...) le viti fiorite spandono fragranza”. Pasqua sacra, santa, grande è spuntata, e riscalda, risplende e illumina il mondo. “Ora tutto è ricolmo di luce, il cielo, la terra e gli inferi”. “Cristo e’ risorto!”, “è risorto dai morti e con la sua morte ha calpestato la morte”. “Gli inferi di sotto si sono amareggiati incontrando Lui, non solo perchè ha annullato il loro potere e ha svuotato divinamente le loro tenebrose dimore, donando la vita a coloro che fino a quel momento stavano nei sepolcri, ma perchè dona la vita senza fine e la risurrezione certa a tutti quelli che fino alla fine del tempo crederanno in Lui, vivranno con Lui e manterranno fino alla fine la professione di fede in Lui”.
“Ecco quindi, Fratelli amati e Figli desiderati - continua Bartolomeo - il significato di questa grande festa e l’atmosfera della primavera, che la Chiesa con la bella stagione annuncia al mondo intero. Il pesante inverno della morte è passato! La fredda tirannide del diavolo è stata completamente sconfitta, il pauroso regno delle tenebre e della perdizione è sciolto. Il Signore ha instaurato il suo Regno, si è rivestito di splendore!. Abbiamo visto Gesù che ha sofferto volontariamente sulla Croce per il suo amore estremo, ed è morto e fu sepolto per noi e per la nostra salvezza. Lo abbiamo adorato, già risuscitato dai morti, e insieme con gli Apostoli e con le donne mirofore abbiamo udito dalla sua santa bocca Pace a tutti! e Rallegratevi, e il nostro cuore è pieno di gioia. E la vostra gioia nessuno la può togliere, perchè ormai la morte personale di ciascuno di noi è stata definitivamente sconfitta. Dal momento che anche noi crocifiggiamo il pensiero carnale dell’uomo vecchio che sta dentro di noi, con le sue passioni e i suoi desideri”.
“Il nostro eterno problema - prosegue ancora Bartolomeo - così, è stato risolto una volta per sempre da Cristo risorto. La nostra angoscia è finita. E’ risorto Cristo e la vita regna!. Da allora in poi, la nostra vita e la nostra resurrezione non è una richiesta, non è un sogno, non è una utopia, ma una realtà concreta e palpabile. Realtà che ha una persona e un nome concreto, ‘sopra ogni nome’, Gesù Cristo, davanti al quale ‘ogni ginocchio si piegherà, nei cieli, sulla terra e sotto terra’ e ogni lingua proclamerà che Egli è l’unico Datore di vita e Signore, Lui che vive e regna nei secoli, condividendo benevolmente il suo Regno, la sua gloria e l’eredità del Padre suo, con tutti coloro che sono partecipi della sua croce, della sua morte e della sua risurrezione, come ‘primogenito tra molti fratelli’”.
“Dalla nostra martoriata Cattedra Patriarcale ed Ecumenica - ha concluso infine Bartolomeo - preghiamo continuamente il Signore perchè doni la pace al mondo, la luce della verità e della giustizia alle anime degli uomini, pazienza e soccorso a chi è nella prova, il gusto della salvezza e della vita eterna a tutti i fedeli”.
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