Patriarca Kirill agli Stati islamici: Più attenzione alle minoranze cristiane
Incontro con gli ambasciatori di 20 Stati arabi. Il Patriarca di Mosca elogia la tradizione dell’islam russo e auspica un’alleanza “davanti alle sfide della globalizzazione”. Le chiese ortodosse nei Paesi arabi e le moschee in Russia “sono un simbolo dell’amicizia tra cristiani e musulmani”.
Mosca (AsiaNews/Agenzie) - Il Patriarca ortodosso di Mosca chiede ai governi degli Stati a maggioranza islamica di rispettare le minoranze cristiane.
Incontrando gli ambasciatori di 20 Stati arabi il 4 settembre, Kirill ha affermato che “la maggiore attenzione ai bisogni delle minoranze cristiane [nei Paesi islamici] dovrebbe essere un elemento aggiuntivo nel dialogo tra cristianesimo e islam”.
Durante l’incontro, svoltosi nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, il patriarca ha sottolineato inoltre il tema della reciprocità affermando che “le chiese ortodosse nei Paesi arabi, così come le numerose moschee in Russia sono un simbolo dell’amicizia tra cristiani e musulmani ed un’indicazione delle nostre intenzioni a vivere i pace e mutuo rispetto”.
Negli ultimi anni diversi Paesi arabi hanno permesso la costruzione di chiese ortodosse sul loro territorio. Allo stesso tempo il Cremlino, di recente, si è distinto per la sua iperattività sul fronte dei rapporti con l’islam. Il presidente Medvedev ed il premier Putin hanno a più riprese incontrato leader musulmani e manifestato l’intenzione del governo di promuovere una nuova via russa alla religione coranica che nella Federazione conta circa 20 milioni di fedeli, il 16% della popolazione.
“Il recupero delle tradizioni islamiche” auspicato da Putin all’inaugurazione della Università islamica di Russia a Grozny, in Cecenia (vedi AsiaNews, 22/08/2009, “A Grozny apre l’Università islamica russa con la benedizione di Putin”), va di pari passo alla politica del Cremlino contro i gruppi estremisti musulmani, di ispirazione wahabita, che operano nella Federazione.
Il Patriarca Kirill ha affermato che “l’islam russo è riconosciuto come una religione tradizionale presente lungo tutta la storia della Russia”. Nel suo intervento ha definito “la fedeltà alla tradizione come il modo per avvicinare il Paese al mondo arabo” e la strada per rendere ortodossia e islam “alleati davanti alle sfide della globalizzazione”.
In occasione dell’incontro con gli ambasciatori Kirill ha annunciato anche l’intenzione di visitare, entro i prossimi due anni, i patriarcati di Alessandria, Antiochia e Gerusalemme e di incontrare leader musulmani laici di Egitto, Siria, Libano, Giordania e Palestina “per discutere problemi vitali di mutuo interesse”.
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