Patriarca Delly: “Distrutto il più bel simbolo della Chiesa caldea irachena”
Baghdad (AsiaNews) I terroristi "hanno distrutto il più bel simbolo della Chiesa caldea in Iraq" e ora fra i cristiani la paura "è aumentata" perché temono il ripetersi di "simili episodi di violenza".
Il patriarca cattolico caldeo Emmanuel Delly commenta con amarezza il nuovo episodio di violenza in Iraq: "Nel pomeriggio (erano le 16.30 a Mosul, ndr) un gruppo di terroristi ha attaccato il vescovado caldeo. Hanno piazzato una bomba e lo hanno fatto saltare in aria. L'edificio è andato completamente distrutto".
Mons. Delly sottolinea che quello di Mosul era "il più bel vescovado del nord dell'Iraq". Il commando "è penetrato all'interno dell'edificio e ha fatto uscire i sacerdoti e gli operai che stavano lavorando", poi lo hanno fatto "saltare in aria".
Il patriarca cattolico conferma che non ci sono morti né feriti, ma si dice molto preoccupato per questo gravissimo episodio di violenza. Egli sottolinea l'impotenza del governo iracheno che "di fronte a simili episodi non può fare nulla" e conferma la paura fra la gente. "I cristiani sono ancora più preoccupati perché temono il ripetersi di altri episodi di violenza simili a questo. Mi auguro che la Madonna ci dia il coraggio di continuare il nostro cammino".
Fonti cristiane di Mosul riferiscono che anche i musulmani della città hanno in grande considerazione la chiesa colpita: "Durante la guerra Iran Iraq" racconta una donna cristiana di Mosul "ho visto con i miei occhi molte donne musulmane pregare davanti alla statua della Madonna per i loro figli al fronte".
La diocesi cattolica caldea di Mosul, guidata da mons. Paulos Faraj Rahho, conta 35 mila fedeli e 12 parrocchie. I preti diocesani sono 22, 8 i religiosi e 20 le religiose. (DS)
07/12/2004
27/10/2004