Patna, 84 sacerdoti in aiuto a poveri e disoccupati
Hanno rinunciato a parte della loro indennità per fornire cibo e kit anti-coronavirus ai bisognosi. Il 33% dei residenti nel Bihar vive al di sotto della soglia di povertà . L’aiuto per 1,3 milioni di migranti senza impiego. L’impegno per combattere l’analfabetismo.
Patna (AsiaNews) –84 sacerdoti della locale arcidiocesi hanno rinunciato a parte delle loro indennità per aiutare poveri e disoccupati durante l’emergenza Covid-19. “Grazie alla loro generosità, la Chiesa cattolica ha potuto fornire provviste alle persone in difficoltà, produrre e distribuire maschere protettive e disinfettanti, e lanciare programmi per sensibilizzare la popolazione sugli effetti del coronavirus”. È quanto racconta ad AsiaNews padre Amal Raj, direttore del Centro per i servizi sociali dell’arcidiocesi di Patna.
La pandemia non ha fermato l’impegno della comunità cattolica del Bihar a favore dei bisognosi. Lo Stato nordorientale è uno dei meno sviluppati del Paese, e il lockdown imposto dal governo per arrestare i contagi ha aggravato la condizione finanziaria di larghi strati della popolazione.
Le più colpite sono le famiglie di circa 1,3 milioni di lavoratori migranti originari del posto, costretti a tornare nei loro villaggi per il blocco delle attività economiche e per le misure di confinamento. Essi erano emigrati in altre parti d’India in cerca di impiego.
Il 33% dei residenti nel Bihar vive al di sotto della soglia di povertà. I cattolici sono meno dell’1%, ma il contributo delle sei diocesi allo sviluppo dello Stato è notevole (e visibile). Grazie a Sewa Kendra, una piattaforma interdiocesana, la comunità cattolica è riuscita a portare avanti le sue attività caritative anche nel pieno della pandemia. Ad esempio, per garantire la sicurezza finanziaria dei lavoratori migranti che hanno perso l’impiego, essa fornisce alle loro famiglie animali d’allevamento: pecore, polli, anatre e galline.
Fondata nel dicembre del 2014 da mons. William D’Souza, arcivescovo di Patna, Sewa Kendra opera soprattutto per lo sviluppo socio-economico del Bihar, l’educazione dei bambini nei villaggi rurali e l’emancipazione femminile. “I suoi progetti – dice p. Raj – sono finanziati con le donazioni di alcuni benefattori, ma la crisi economica, con la chiusura di molte aziende, sta riducendo l’afflusso di aiuti”.
Per la Chiesa, l’analfabetismo, soprattutto quello femminile, è uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo del Bihar. Suor Anila SCN, della diocesi di Muzzafarpur, spiega che Sewa Kendra è molto impegnata su questo fronte: “Ragazze e donne devono essere valorizzate attraverso l’educazione. Ciò può portare qualità alle loro famiglie e all’intera società”.
05/09/2020 08:28
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