Parroco filippino: date l'elettricità ai poveri
Padre Aldrin Suan spera che il governo prenda misure per evitare che i poveri continuino a rubare energia elettrica o ad usare pericolose fonti di energia alternative
Quezon City (AsiaNews) - Padre Aldrin Suan, parroco del quartiere degradato di Quezon City, nord est di Manila, auspica che il governo metta a disposizione l'elettricità, per evitare che la gente la rubi o utilizzi combustibili ad alto rischio.
Padre Suan, sacerdote della parrocchia Madre della terra promessa, che conta 120 mila parrocchiani, ha stimato che ogni unità familiare della comunità consuma in media elettricità per un valore di 500 pesos (9 dollari) al mese. Chi non può permetterselo, in generale gli spazzini o chi non ha un lavoro regolare, usa lampade a gas improvvisate, piccoli fornelli a gas o legna da ardere. Alcune famiglie, continua padre Suan, potrebbero pagare l'elettricità, ma preferiscono non utilizzarla perché in casa ci sono solo 2 persone o perché usano una sola lampadina.
Altre persone rubano l'energia: un fruttivendolo che ha chiesto di non venire nominato ha detto di aver collegato un cavo elettrico alla linea "Manila electric company" e attraverso altri 4 cavi secondari fornisce energia ai suoi vicini. L'elettricità delle connessioni secondarie non viene registrata dal suo contatore, quindi i 150 o 200 pesos che ciascuno dei suoi vicini gli paga ogni mese sono un reddito supplementare per la sua famiglia. Senza quei soldi non riuscirebbe a pagare la bolletta che ogni mese si aggira intorno ai 1500 pesos, anche se ha un'ulteriore entrata che gli viene da un secondo lavoro di autista di pedicab (triciclo usato come taxi). Il fruttivendolo deve mantenere la moglie e 2 figli.
Padre Suan ha detto che lui e gli altri operatori ecclesiali invitano i parrocchiani a non rubare l'elettricità e li avvisano delle conseguenze a cui vanno incontro nel caso venissero scoperti. Nonostante questo, padre Suan ha riconosciuto che le azioni della gente sono conseguenze di "problemi più seri" e si chiede "perché il governo non fornisce elettricità nelle case per questi poveri". Molti dei 120 mila residenti nella parrocchia, continua, si guadagnano da vivere con lavori precari e poco retribuiti, come il venditore ambulante, lo spazzino o l'operaio in cantieri edili. Queste persone di rado guadagnano i 328 pesos (5,9 dollari) che costituiscono la retribuzione minima giornaliera.