Papua, rilasciati i francescani e gli agostiniani. Erano stati arrestati per una protesta pacifica
Jakarta (AsiaNews) – Sono stati rilasciati i francescani e i monaci agostiniani arrestati il 9 ottobre durante una protesta pacifica ad Abepura, nell’isola di Papua. L’incidente è avvenuto verso le 14.40, davanti alla chiesa cattolica del Buon Pastore. Alcune decine di religiosi stavano manifestando insieme a gruppi per i diritti umani, chiedendo giustizia per il delitto impunito di uno studente di Painai, ucciso l’8 dicembre 2014. La polizia è intervenuta e ha portato via una decina di persone.
Abeth You, giornalista cattolico presente ai fatti, ha detto che mentre stava fotografando l’arresto p. Dorman Skukubun Ofm, la polizia ha confiscato la macchina fotografica. Le autorità hanno fermato anche p. Sorefus Pangguem Osa e i novizi francescani p. Dorman Skukubun, p. Benyamin Tanang, p. Gaspar Bahala e p. Didimus.
La protesta era stata organizzata perché le richieste di Giustizia e pace e degli avvocati per i diritti umani al governo erano cadute nel vuoto.
Alcune ore dopo l’arresto, tutti i religiosi sono stati rilasciati. P. Yulianus Pawika Ofm, parlando alla stampa ha detto che i manifestanti provenivano da più ambienti sociali ma non avevano “intenzioni politiche. È stato dare voce al nostro cuore e alla nostra coscienza. I francescani sono a Papua dal 1936 – ha continuato – e sono venuti per amore della gente, non dello Stato”.
L’Indonesia ha raggiunto l’indipendenza il 17 agosto 1945. La Papua è stata l’unica provincia a rimanere sotto il controllo dell’Olanda. Nel 1969, con un referendum, la popolazione ha optato per l’annessione all’Indonesia. Pur essendo riconosciuto dalle Nazioni Unite, il referendum genera costanti controversie tra gli abitanti di Papua, e molti sono convinti che sia stato orchestrato da Jakarta. Esistono ancora movimenti separatisti che non riconoscono il risultato referendario.
21/12/2016 11:00