10/01/2022, 10.44
INDONESIA
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Papua, emergenza alluvioni: 8 morti e 7mila sfollati

di Mathias Hariyadi

Le pesanti piogge all’origine di numerosi straripamenti dei fiumi che hanno allagato intere aree della provincia. Nei giorni scorsi colpite anche Sumatra (tre bambini morti e 32mila sfollati) e North Aceh. All’origine delle inondazioni la deforestazione e il disboscamento illegale di ampi settori. 

Jakarta (AsiaNews) - Sono almeno otto le vittime delle pesanti alluvioni che hanno colpito in questi giorni Jayapura, capoluogo della provincia di Papua, nell’estremo oriente dell’arcipelago indonesiano. Le piogge torrenziali - che hanno causato lo straripamento dei fiumi, il cedimento in più punti degli argini e provocato ingenti frane in diversi distretti - sono iniziate il 7 gennaio scorso e hanno causato lo sfollamento di circa 7mila persone. 

Fra i settori colpiti dalle inondazioni e al momento ancora ricoperti in diverse parti dalle acque troviamo North Jayapura Utara, South Jayapura , Abepura, Heram e Muara Tami. Il capoluogo provinciale, Jayapura, è suddiviso in due diverse aree: le alture, in cui sorge anche l’aeroporto Sentani, e la parte bassa in cui si trovano la maggior parte dei complessi residenziali, gli uffici governativi e le strutture pubbliche. 

Le pesanti alluvioni hanno colpito i settori pianeggianti, dove scorrono tre diversi fiumi il cui straripamento è all’origine dell’emergenza. 

Una situazione di criticità, causata da una settimana di pesante maltempo, si registra anche sull’isola di Sumatra, dove al momento si contano almeno 32mila sfollati e tre vittime, tutte bambini. Le piogge torrenziali che cadono dal 31 dicembre hanno provocato inondazioni in almeno quattro distretti e allagato buona parte del settore orientale, a lungo sotto il livello delle acque. Almeno 11mila le case sommerse, mentre gli abitanti hanno cercato riparo in luoghi di fortuna, alloggi provvisori, edifici pubblici e persino moschee. 

In alcune zone le acque hanno iniziato a ritirarsi, ma resta in vigore lo stato di emergenza e gli stessi soccorritori faticano a raggiungere le zone interessate. Le autorità di North Aceh, fra le aree più colpite, hanno dichiarato lo stato di emergenza sino al 15 gennaio. Al momento la priorità resta quella di salvare vite e soccorrere le popolazioni più in difficoltà, ma vi è chi ha già iniziato la conta dei danni e teme pesantissime ripercussioni sulle attività. Muhammad Hatta, abitante del villaggio di Lhoksukon nella provincia di Aceh, ha confermato ad al-Jazeera le gravi preoccupazioni perché “l’economia locale è stata distrutta”. 

Fra le principali cause delle alluvioni che hanno colpito diverse zone dell’Indonesia vi è la progressiva deforestazione in atto negli ultimi anni. Interpellato da AsiaNews Jafar, anch’egli abitante del villaggio di Lhoksukon, sottolinea che le “massicce alluvioni sono divenute un problema comune nella regione di North Aceh in questi ultimi anni” e la “deforestazione ha aggravato le conseguenze del fenomeno”. Nur, ex direttore esecutivo della sezione locale del Walhi (il fondo indonesiano per l’ambiente), ne è certo: “Le devastanti inondazioni che hanno allagato 15 sotto-distretti - sottolinea - sono certamente legate all’opera di deforestazione”.

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