Papa: riceve Narendra Modi che lo invita a recarsi in India
Uno scarno comunicato vaticano e un caloroso tweet del premier. “Molto contento” per l’incontro tra il Papa e Modi e per l'invito si è detto il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay e presidente della Cbci, la Conferenza dei vescovi indiani.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Con uno scarno comunicato il Vaticano ha dato oggi notizia della visita del primo ministro indiano Narendra Modi in Vaticano. “Oggi, 30 ottobre – recita - il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza, nel Palazzo Apostolico, il Primo Ministro della Repubblica dell’India, il Sig. Narendra Modi. Successivamente in Segreteria di Stato, il Primo Ministro indiano ha salutato Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, e Sua Eccellenza Mons. Paul R. Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Nel corso di una breve conversazione, ci si è soffermati sui cordiali rapporti intercorrenti tra la Santa Sede e l’India”. Vatican News precisa che l’incontro col Papa è durato dalle 8,25 alle 9,20.
Nella nota vaticana si parla di “breve conversazione” e di “cordiali rapporti”. A decrittare il linguaggio diplomatico è da rilevare una non trascurabile dose di freddezza.
Da parte sua, invece, Modi in un tweet parla di incontro caloroso (warm). “Ho avuto – aggiunge -l'opportunità di discutere con lui una vasta gamma di questioni e l'ho anche invitato a visitare l'India”. L’invito era stato già avanzato nel 2017, in vista del viaggio apostolico di Francesco nei vicini Bangladesh e Myanmar nel 2018, ma non era stato possibile darle seguito. Qualora Francesco accettasse ora l’invito, sarà il terzo papa a recarsi in India, dove sono stati Paolo VI nel 1964 e Giovanni Paolo II nel 1986 e nel 1999.
Al momento dello scambio dei doni, Modi ha ha portato al Papa un candelabro di argento e un volume sull’impegno a favore dell’ambiente. Francesco ha ricambiato con una formella in bronzo con la scritta “Il deserto diventerà un giardino”, i volumi dei documenti papali e i testi del messaggio per la Giornata mondiale per la pace di quest’anno e del documento sulla Fratellanza Umana, firmato il 4 febbraio del 2019 ad Abu Dhabi dal Papa e dal Grande Imam di Al-Azhar.
Al di là della differenza di accenti, c’è il fatto che nel Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo 2021, pubblicato da Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) l’India è definita “il caso più eclatante” di violazione della libertà religiosa (peraltro prevista dall'articolo 25 della Costituzione indiana) e sono frequenti i casi anche di violenza anticristiana. Anche oggi, nel dare notizia dell’incontro, Vatican News scrive: “In un contesto in cui si registrano anche violenze anti-cristiane, la Conferenza episcopale indiana ha sempre cercato il dialogo con il governo per il bene del Paese”.
“Molto contento” per l’incontro tra il Papa e Modi si è detto, in una dichiarazione ad AsiaNews, il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay e presidente della Cbci, la Conferenza dei vescovi indiani. Il cardinale afferma che “l'incontro tra il Primo Ministro Modi e Papa Francesco mostrerà la necessità e l'utilità della collaborazione e si tradurrà in una maggiore comunicazione e collaborazione. Penso che farà bene alla Chiesa cattolica, all'India e allo stesso Primo Ministro Modi". “E’ importante – aggiunge - che la Chiesa e il Governo lavorino insieme. So che questo è anche ciò che vuole il Santo Padre”.
"Felicissimo” si dice poi il cardinale per l’invito a visitare l’India. “Il Santo Padre mi ha sempre detto del suo desiderio di venire. Papa Francesco sarà felice di vedere la fede delle persone e la spiritualità delle persone di altri fedi. La diversità e la cultura di noi indiani toccheranno il cuore del Santo Padre... Questo sarà molto buono per tutti i popoli della nostra amata madrepatria India e il Papa sarà accolto popoli di tutte le fedi”. (FP)