Papa: nomina il filippino mons. Yllana nuovo nunzio in Israele
Il Vaticano, apertamente a favore della soluzione dei “due Stati” per la Terra Santa è sempre in attesa di vedere la concretizzazione dell’Accordo fondamentale con lo Stato di Israele, firmato nel 1993.
Città del Vaticano (AsiaNews) – E’ mons. Adolfo Tito Yllana il nuovo nunzio apostolico in Israele e Cipro e delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina. Lo ha nominato oggi papa Francesco.
Filippino, 73 anni, il nuovo rappresentante vaticano in Terra Santa fa parte del servizio diplomatico della Santa Sede dal 1984 e prima della nomina di oggi, era in Australia, dopo aver prestato servizio in Ghana, Sri Lanka, Turchia, Libano, Ungheria e Taiwan.
Il nuovo nunzio arriva in Israele all’indomani della nascita di un governo che dopo 12 anni potrebbe mettere fine all’era Netanyahu e poco dopo la conclusione dell’ennesimo cessate-il-fuoco con Hamas che ha posto termine a uno scontro che ha visto Francesco definire “inaccettabile” la strada delle armi.
Il Vaticano, apertamente a favore della soluzione dei “due Stati” per la Terra Santa è sempre in attesa di vedere la conclusione del negoziato bilaterale sulla concretizzazione dell’Accordo fondamentale con lo Stato di Israele, firmato il 29 dicembre 1993 a Gerusalemme e il 30 dicembre in Vaticano, che riguarda sostanzialmente il riconoscimento della personalità giuridica della Chiesa cattolica, con tutte le conseguenza che ciò comporta. I pluriennali negoziati in corso, sui quali non trapela nulla, finora non hanno portato ad alcuna conclusione.
Dell’Accordo ha parlalo, nel 2019, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin nel corso di un ricevimento alla Sinagoga di Roma, affermando che esso ha aperto una nuova fase nelle relazioni bilaterali, “avviando un significativo cammino di cooperazione” e aggiungendo che il lavoro della Commissione bilaterale “è prossimo alla conclusione”.