Papa: nel ricordo di Auschwitz l'umanità respinga l'odio razziale
Benedetto XVI, all'udienza generale, ripercorre le tappe del suo viaggio in Polonia. Il motto della visita, "Rimanete saldi nella fede", sia per i cristiani impegno ad evitare che l'umanità conosca ancora orrori come quelli dei campi di sterminio, dove "Hitler fece sterminare oltre sei milioni di ebrei".
Città del Vaticano (AsiaNews) Il viaggio appena compiuto in Polonia ed in particolare il ricordo dell'orrore evocato dalla visita al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau sono stati ricordati da Benedetto XVI nella prima udienza generale dopo il suo rientro da Cracovia.
Rivolgendosi alle 35mila persone presenti in Piazza San Pietro, il Papa è tornato così a ricordare Auschwitz. Le sue parole di oggi hanno anche dimostrato l'inconsistenza di alcuni tentativi di polemica che avevano accompagnato il drammatico discorso che aveva pronunciato domenica nel campo di Birkenau. Benedetto XVI ha citato esplicitamente i sei milioni di ebrei uccisi nella Shoah, ha condannato "l'odio razziale" e quindi l'antisemitismo, ribadendo di vedere nel progetto nazista il tentativo di "eliminare Dio per prendere il suo posto", Dio che invece nella comune paternità "tutti ci chiama in Cristo a costruire insieme un mondo di giustizia, di verità e di pace". E tutti i cristiani, ha aggiunto, devono sentirsi impegnati a testimoniare la saldezza della loro fede, "per evitare che l'umanità del terzo millennio possa conoscere ancora orrori simili a quelli tragicamente evocati dal campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau".
"Di fronte all'orrore di Auschwitz infatti non c'è altra risposta che la Croce di Cristo: l'Amore sceso fino in fondo all'abisso del male, per salvare l'uomo alla radice, dove la sua libertà può ribellarsi a Dio. Non dimentichi l'odierna umanità Auschwitz e le altre 'fabbriche di morte' nelle quali il regime nazista ha tentato di eliminare Dio per prendere il suo posto! Non ceda alla tentazione dell'odio razziale, che è all'origine delle peggiori forme di antisemitismo! Tornino gli uomini a riconoscere che Dio è Padre di tutti e tutti ci chiama in Cristo a costruire insieme un mondo di giustizia, di verità e di pace!".
Del viaggio in Polonia, Benedetto XVI aveva precedentemente sottolineato in particolare il cammino percorso sulle orme della vita "del sacerdote e vescovo Karol Wojtyla". Tra le tappe ricordate, parlando di quella a Wadiwice "località diventata famosa perché là Karol Wojtyla vi è nato ed è stato battezzato", ha detto che "visitarla mi ha offerto l'opportunità di ringraziare il Signore per il dono di questo infaticabile servitore del Vangelo. Le radici della sua fede robusta, della sua umanità così sensibile e aperta, del suo amore per la bellezza e la verità, della sua devozione alla Madonna, del suo amore per la Chiesa e soprattutto della sua vocazione alla santità sono in questa cittadina dove egli ha ricevuto la prima educazione e formazione". (FP)
Ricordando infine la celebrazione conclusiva della visita, domenica mattina a Cracovia, l'ha definita "un incontro liturgico animato da una straordinaria partecipazione di fedeli, nello stesso Parco in cui la sera prima si era svolto l'appuntamento con i giovani. Ho colto l'occasione per rinnovare in mezzo al popolo polacco l'annuncio stupendo della verità cristiana sull'uomo, creato e redento in Cristo; quella verità che tante volte Giovanni Paolo II ha proclamato con vigore per spronare tutti ad essere forti nella fede, nella speranza e nell'amore".