Papa: la politica deve sempre aspirare a unità e armonia
Incontrando le “Scholas Occurrentes”, Francesco si è collegato con i giovani di Valencia, in Spagna, riuniti nello stadio del Levante, con le nuove sedi di Scholas a Washington e Sydney, e in Argentina con i giovani partecipanti al programma di prevenzione dalle dipendenze nella zona de El Impenetrable, provincia del Chaco.
Città del Vaticano (AsiaNews) – “Le opinioni diverse” sono “la chiave nella politica” che deve sempre aspirare ad “unità e armonia”. Papa Francesco ha risposto così a un giovane che gli ha chiesto come i giovani possono cambiare la politica nel corso dell’incontro – parte in presenza e parte in streaming – con le Scholas Occurrentes di tutto il mondo. A Palazzo San Calisto, a Roma, ieri pomeriggio Francesco ha incontrato, tra gli altri, le First Ladies di ALMA (Alleanza dei coniugi dei capi di Stato e dei rappresentanti), Fabiola Yañez dall'Argentina (nella foto col Papa), Michele Bolsonaro dal Brasile, Cecilia More dal Cile, Ana García de Hernández dall’Honduras, Yazmín Colón de Cortizo dal Panamá e Raquel Arbaje de Abinader dalla Repubblica Dominicana. Le First Ladies hanno ribadito il loro impegno a continuare a promuovere il lavoro dei giovani di Scholas nel mondo.
Nata a Buenos Ares per iniziativa dell’allora arcivescovo Jorge Bergoglio, Scholas Occurrentes è una organizzazione internazionale di diritto pontificio presente in 190 Paesi che a oltre un milione di bambini e giovani propone una cultura dell’incontro. Significativo, in proposito, l’intervento di una insegnate italiana, Stefania Macaluso, che ha ringraziato per una “esperienza formativa”, grazie alla quale, in un momento gravoso, si è riusciti ad “attivare le energie vitali negli alunni” e a “ripensarsi, noi insegnanti, come artigiani di pace con ingegno e audacia”.
In streaming il Papa si è collegato con i giovani di Valencia, in Spagna, riuniti nello stadio del Levante, con le nuove sedi di Scholas a Washington e Sydney, e in Argentina con i giovani partecipanti al programma di prevenzione dalle dipendenze che Scholas porta avanti nella zona de El Impenetrable, provincia del Chaco, con un team di educatori che si sono trasferiti in pianta stabile nel luogo per stare accanto ai giovani e implementare le attività a loro supporto.
E a proposito della politica, Francesco ha detto: “Il test sulla politica è la guerra, il test sull’onorabilità di una nazione per me è: tu fai le armi? Tu favorisci le guerre? Tu la tua ricchezza la fai perché vendi armi perché altri si ammazzano? E lì sapremo se una nazione è moralmente sana”. “Anche a me – ha aggiunto – lo dico sinceramente, fa male al cuore quando vedo sacerdoti benedire le armi. Gli strumenti di morte non si benedicono”.
“L’amore è politico, cioè sociale per tutti. E quando manca questa universalità dell’amore la politica cade, si ammala o diventa cattiva. Quando mi parlano di come sta la politica nel mondo, io dico: guardate dove ci sono le guerre, lì c’è la sconfitta della politica”, afferma, invitando al dialogo perché “le opinioni diverse” sono “la chiave nella politica” che deve sempre aspirare ad “unità e armonia”.
“I Parlamenti sono chiave, perché lì si lavorano le cose ma sempre avendo in mente che l’unità è superiore al conflitto. La politica non è un arrivo, no! È un cammino, un avviare processi… La sfiducia nella politica viene perché la si confonde con un’impresa: ‘Questo mi serve, quanto mi dà, quanto non mi dà’. La politica è camminare, anche se nel cammino si brucia il politico, l’importante è arrivare”.
A conclusione dell'incontro, gli educatori di Scholas provenienti da tutto il mondo hanno ringraziato Papa Francesco per la sua testimonianza e fiducia, donandogli il libro “Qué te pa”, (Cosa ti è successo?) che esprime in modo integrale il risultato delle esperienze vissute dai giovani partecipanti dai cinque continenti. I diversi collegamenti e momenti hanno visto partecipi anche, tra le altre autorità civili ed ecclesiastiche, gli ambasciatori presso la Santa Sede dell'Argentina, Maria Fernanda Silva; Australia, Chiara Poro e Spagna, Carmen de la Peña. L'incontro è stato accompagnato in persona dal cardinale Carlos Aguiar Retes, l’arcivescovo primate dal Messico e dal cardinale Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona e presidente della Conferenza episcopale di Spagna, monsignor Lucio Ruiz, segretario del Dicastero per la comunicazione, monsignor Marcelo Sanchez Orondo cancelliere della Pontificia accademia delle scienze, i ministri italiani della Pubblica istruzione Patrizio Bianchi e della Salute Roberto Speranza.