Papa: la Chiesa, una casa in cui tutti, specialmente gli emarginati, si sentano parte
Francesco, ricevendo la Archicofradia de la Virgen de la Cinta di Tortosa ha sottolineato che “Vivere in questo modo, come fratelli uniti, suppone sforzo e rinuncia, ma vi assicuro che ne vale la pena, perché è un segno davanti alla società sempre così divisa, non è di moda ora, è sempre stato ed è peccato sociale dividerci”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Dimostrare che la Chiesa è “una casa, una famiglia, un luogo di accoglienza e di amore, in cui tutti, specialmente i poveri e gli emarginati, si sentano parte e non siano mai esclusi o respinti”. E’ il compito che papa Francesco vede nelle confraternite, le associazioni di fedeli, delle quali ha parlato oggi nell’incontro con gli aderenti alla “Archicofradia de la Virgen de la Cinta” di Tortosa, (Spagna), ricevuti in occasione del IV centenario della fondazione.
Francesco ha posto l’accento sull’essere confraternita, ovvero unione di fratelli, ma l’unità che fonda. “Ma non è sufficiente dire che siamo fratelli, ma dobbiamo sempre ricordare quell'unità ‘fondativa’ che ci segna come tale. I fratelli - sappiamo - spesso litigano e combattono per così tante cose, ma anche quando ciò accade, sanno come mantenere viva quella ricerca di un bene che non può escludere la pace e l'armonia tra loro. E quando non riescono a farlo, soffrono. Il vincolo di carità che, come fratelli li unisce con il loro vescovo e, attraverso di lui, con il Papa, costituisce un dono importante che li arricchisce ma comporta anche una missione: essere un fermento di solidarietà nella società”.
“Vivere in questo modo, come fratelli uniti, suppone sforzo e rinuncia, ma vi assicuro che ne vale la pena, perché è un segno davanti alla società sempre così divisa, non è di moda ora, è sempre stato ed è peccato sociale dividerci. Ecco perché ogni manifestazione di fraternità, di solidarietà aiuta. Vi incoraggio nel vostro compito perché siate segno davanti al mondo di quella fraternità che viene da Dio”.
Il Papa ha infine ricordato il forte vincolo che lega la Confraternita spagnola alla sede di Pietro. Un vincolo di comunione rinnovato con l’odierno pellegrinaggio alla tomba di Pietro. Un gesto di adesione che non è qualcosa del passato “ma mantiene viva la sua attualità”.