Papa: in Vietnam una Chiesa missionaria si impegni a costruire una società giusta
In un messaggio per il giubileo del cattolicesimo nel Paese, Bemedetto XVI ricorda la testimonianza dei 117 martiri ed esorta ad approfittare di questo tempo per promuovere riconciliazione e portare alla nazione i valori evangelici della carità, della verità, della giustizia e dell’onestà.
Città del Vaticano (AsiaNews) - Il Giubileo sia per la Chiesa del Vietnam un tempo di riconciliazione, di approfondimento della comunione ecclesiale e di edificazione di “una società giusta, solidale ed equa attraverso un dialogo autentico, il rispetto reciproco e la sana collaborazione”. E’ l’augurio che Benedetto XVI rivolge ai vietnamiti in un messaggio ha inviato al presidente della Conferenza episcopale del Vietnam, mons. Pierre Nguyên Văn Nhon in occasione dell’apertura dell’anno giubilare (nella foto) per la celebrazione del 350mo anniversario della creazione di due vicariati apostolici e del 50mo anniversario dell’istituzione della gerarchia cattolica nel Paese.
Il documento, reso pubblico oggi dal Vaticano, sottolinea la scelta compiuta dall’episcopato vietnamita di dare inizio all’anno giubilare il 24 novembre, festa dei 117 santi martiri di quella nazione. “Il ricordo della loro nobile testimonianza – scrive il Papa – aiuterà l’insieme del popolo di Dio In Vietnam ad attivare la sua carità, accrescere la sua speranza e consolidare la sua fede che, a volte, la vita quotidiana mette alla prova”.
“Per l’apertura delle vostre celebrazioni – si legge ancora nel messaggio – voi avete scelto So Kien, nell’arcidiocesi di Hanoi, luogo emblematico che parla particolarmente ai vostri cuori. Essa fu la sede del primo vicariato apostolico del Vietnam e conserva ancora vestigia preziose dei vostri santi martiri e anche delle loro nobili reliquie. In questo anno giubilare possa questo luogo che vi è così caro essere al cuore di una approfondita evangelizzazione che porterà all’insieme della società vietnamita i valori evangelici della carità, della verità, della giustizia e dell’onestà”.
“Il giubileo – prosegue il Papa – è un tempo di grazia propizio alla riconciliazione con Dio e con il prossimo. A questo scopo, conviene riconoscere le mancanze del passato e del presente commesse contro i fratelli nella fede e contro i fratelli compatrioti e di chiederne perdono. Al tempo stesso, conviene anche prendere la decisione di approfondire e arricchire la comunione ecclesiale e di edificare una società giusta, solidale ed equa attraverso un autentico dialogo, il reciproco rispetto e la sana collaborazione. Il giubileo – conclude il Messaggio - è anche un tempo speciale offerto per rinnovare l’annuncio del Vangelo ai concittadini e divenire sempre di più una Chiesa che è comunione e missione”.
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