Papa: in Medio Oriente la guerra, figlia di potere e miseria, ceda il posto alla pace
Ricevendo la Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali, Francesco ha osservato che “tra Oriente e Occidente le «varie formule teologiche non di rado si completino, piuttosto che opporsi», come dichiarò il Concilio”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – In Medio Oriente “la guerra, figlia del potere e della miseria, ceda il posto alla pace, figlia del diritto e della giustizia, e anche i nostri fratelli cristiani siano riconosciuti come cittadini a pieno titolo e con uguali diritti”. E’ l’auspicio espresso oggi da papa Francesco nel corso dell’incontro di oggi con la Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali.
“Il vostro dialogo – ha detto loro Francesco - illustra bene come tra Oriente e Occidente le «varie formule teologiche non di rado si completino, piuttosto che opporsi», come dichiarò il Concilio Vaticano II, di cui abbiamo ricordato pochi giorni fa il sessantesimo anniversario dell’annuncio. Prego e vi incoraggio perché la vostra attuale riflessione sui Sacramenti possa aiutarci a proseguire il percorso verso la piena comunione, verso la celebrazione comune della santa Eucaristia”.
“Avete dedicato questa sessione – ha detto ancora - a riflettere sul sacramento del Matrimonio. Mi piace pensare a quanto afferma la Genesi: «Dio creò l’uomo a sua immagine; maschio e femmina li creò» (Gen 1,27). L’uomo è pienamente a immagine di Dio non quando sta da solo, ma quando vive nella comunione stabile di amore, perché Dio è comunione di amore. Sono certo che il vostro lavoro, svolto in un clima di grande concordia, andrà a beneficio della famiglia dei figli di Dio, la Sposa di Cristo, che desideriamo presentare al Signore «senza macchia né ruga» (Ef 5,27), senza ferite e senza divisioni, ma nella bellezza della comunione piena”.
Ricordando poi che molti dei presenti appartengono a Chiese del Medio Oriente “terribilmente provate dalla guerra, dalla violenza e dalle persecuzioni”, il Papa ha voluto “assicurare a tutti i fedeli in Medio Oriente la mia vicinanza, il mio costante pensiero e la mia preghiera affinché quelle terre, uniche nel piano salvifico di Dio, dopo la lunga notte dei conflitti possano intravedere un’alba di pace. Il Medio Oriente deve diventare terra di pace, non può continuare ad essere terreno di scontro. La guerra, figlia del potere e della miseria, ceda il posto alla pace, figlia del diritto e della giustizia, e anche i nostri fratelli cristiani siano riconosciuti come cittadini a pieno titolo e con uguali diritti (cfr Parole a conclusione del dialogo, Bari, 7 luglio 2018)”.
La Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali è stata costituita nel gennaio del 2003 e comprende la Chiesa copta ortodossa, la Chiesa siro-ortodossa, la Chiesa armena apostolica, la Chiesa ortodossa d'Etiopia, la Chiesa ortodossa d'Eritrea e la Chiesa ortodossa sira del Malankar.