Papa: il presepe è un segno di cultura e di fede
Città del Vaticano (AsiaNews) Giovanni Paolo II riafferma il valore del presepe. Parlando prima dell'Angelus, il papa ha definito la rappresentazione della natività di Gesù come "un elemento della nostra cultura e dell'arte, ma soprattutto un segno di fede in Dio, che a Betlemme è venuto 'ad abitare in mezzo a noi' (Gv 1,14)".In piazza san Pietro erano presenti ragazzi e ragazze di Roma per la tradizionale benedizione della statuetta del "Bambinello", che verrà posta nel presepio.
Nei giorni scorsi in Italia ha fatto scalpore la notizia che in alcune scuole non si prepara il presepio per rispetto verso studenti di altre religioni, in particolare musulmani. Nel dibattito che ne è sorto , molti musulmani si sono dichiarati a favore del presepio, dato che l'Islam venera Gesù come profeta. Personalità ecclesiastiche hanno precisato che chi vuole cancellare il presepio dalle scuole è in realtà mosso non da rispetto verso i musulmani, ma da idee laiciste, che confondono la tolleranza con il relativismo delle idee.
Ecco quanto ha detto il papa prima della preghiera mariana:
"Si avvicina la festa del Natale e in molti luoghi è già in allestimento il presepe, come qui in Piazza San Pietro. Piccolo o grande, semplice o elaborato, il presepe costituisce una familiare e quanto mai espressiva rappresentazione del Natale. È un elemento della nostra cultura e dell'arte, ma soprattutto un segno di fede in Dio, che a Betlemme è venuto "ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1,14).
Come ogni anno, tra poco benedirò i Bambinelli, che nella Notte Santa verranno collocati nei presepi, dove si trovano già san Giuseppe e la Madonna, silenziosi testimoni d'un sublime mistero. Con il loro sguardo d'amore essi ci invitano a vegliare e pregare per accogliere il divino Salvatore, il quale viene a recare al mondo la gioia del Natale.
Questa stessa gioia ci esorta a pregustare l'odierna terza domenica di Avvento, chiamata domenica "Gaudete". Domandiamo alla Vergine dell'attesa che sia vivo nei cristiani e in tutti gli uomini di buona volontà il desiderio di incontrare il Signore ormai vicino".